De Magistris: A Napoli un quartiere a luci rosse come Amsterdam

Un intero quartiere a luci rosse seguendo il ‘modello Amsterdam’. E’ questa la soluzione trovata dal sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, per ‘regolamentare e sottrarre alla criminalità organizzata’ la gestione della prostituzione che imperversa nella città partenopea. E per garantire l’incolumità di chi pratica ‘sesso a pagamento’ saranno schierate le forze dell’ordine che, secondo il piano del sindaco arancione, “monitoreranno l’intero parco dell’amore”. Il progetto sperimentale di un quartiere a luci rosse a Napoli è stato illustrato da Luigi De Magistris, nel corso della trasmissione ‘La zanzara estate’ di Radio 24. “Nella nostra città – ha detto la fascia tricolore – registriamo un incremento della prostituzione. Di fronte a questo dobbiamo partire da alcuni dati di fatto, la prostituzione in quanto tale non è vietata dalla legge, è vietato lo sfruttamento. Io non sono dell’idea che il fenomeno non si sconfigga col manganello o con la criminalizzazione delle prostitute o dei clienti. Quindi bisogna aprire un dibattito e il tema va affrontato laicamente”. Il modello che ha in mente il sindaco di Napoli è quello di Amsterdam ma con qualche accorgimento tutto italiano. “Più o meno, qualcosa di diverso ma, in qualche modo, anche simile. Deve essere individuata un’area dove si sa che in qualche modo è praticata la prostituzione. Se noi creiamo un’area, riusciamo a ridurre enormemente la presenza della criminalità organizzata, perché quell’area verrebbe monitorata dalle forze dell’ordine. La mia idea è che si potrebbe sperimentare, lo trovo un fatto positivo per una grande città internazionale”. Non si comprende ancora se l’ex magistrato pensi ad un’area completamente aperta, come un drive in, o ad un complesso di stabili forniti di tutti i comfort per clienti e lavoratrici. E soprattutto la disponibilità, professionale ed etica, delle forze dell’ordine a tutelare l’incolumità di coppie durante un amplesso sessuale. Gigi De Magistris si preoccupa anche dei tanti giovani napoletani che “non si possono permettere di avere una casa o di andare in un albergo” per “l’assenza di luoghi dove i ragazzi possano andare per stare un pò appartati”. “Non vedo perché una coppia di ragazzi di diciotto anni – spiega il sindaco – non possa avere un luogo sicuro, che non è un ghetto ma anzi un luogo molto accogliente, in cui poter stare tranquilla”.

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