“Si è sempre parlato della centralità delle città del nostro Paese, ma unicamente a parole e non con i fatti. Se vogliamo davvero mettere in moto i nostri territori, bisognerebbe consentire alle città di avere i motori con cui partire. Si è solo appesantito, senza consentire il decollo. La proposta quale è stata? L’autonomia differenziata, che cerca di dare più potere alle regioni, che sono il luogo dove si arenano i fondi. Le Regioni, in questo modo, terrebbero ancora più al guinzaglio delle città e la situazione si arenerebbe. In attesa di governanti illuminati, abbiamo convenuto di fare una proposta dal basso, coinvolgendo anche la Raggi. Roma, Milano e Napoli, che propongono la vera autonomia, delle tre grandi aree urbane”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, intervistato su Radio CRC.
“Si da una forte autonomia finanziaria sullo sviluppo dai trasporti alle infrastrutture – ha spiegato – così da creare lavoro e sviluppo, trainando con sé le città più piccole. Ci deve essere più controllo popolare e una sorta di responsabilità diretta. Avremmo il consenso dell’Europa, che ha già detto che è d’accordo, avremmo più consensi dai cittadini, ma perché non è voluto dai Partiti? C’è un tema di preoccupazione per quello che possono rappresentare i sindaci. Questa asse tra Napoli e Milano ha anche una connotazione politica. Questo nuovo Governo non sta suscitando grande entusiasmo, quindi questa è una risposta che afferma che l’Italia si sta muovendo in un altra direzione. I sindaci, solitamente vanno d’accordo tra di loro, anche chi è appartenente a colori politici e zone differenti. Nel rapporto Roma-Milano-Napoli, parliamo di un ragionamento sulle grandi autonomie urbane, invece con Sala c’è un ragionamento politico, cercando di rendere protagonisti due città che, adesso, sono quelle che vanno più forte, e cioè Milano e Napoli. Se i turisti son contenti, vuol dire che c’è chi li sta accogliendo sempre meglio”.