Debiti P.A, Bruxelles blocca pagamenti: “Deficit potrebbe aumentare”

Altolà da Bruxelles all’Italia per il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione.  Secondo la Commissione Europea un simile provvedimento porterebbe il deficit 2013 al 2,9%, rendendo così per l’Italia più difficile la chiusura della procedura per  debito eccessivo aperta a Bruxelles”.  Questo perché all’Italia non è applicabile quella “flessibilità”  prevista dal Patto di Stabilità perché essa è prevista solo per i Paesi che non sono ancora sotto procedura.  “L’Italia potrà  utilizzare quel margine di manovra previsto dal Patto – precisano le fonti – se e quando uscirà dalla procedura”. Questo vale anche per le ultime decisioni del Consiglio europeo, che ha riaffermato la possibilità di fare spese per investimenti che non vadano ad incidere sul conteggio del deficit: “Anche quella possibilità, prevista dal ‘preventive arm’ del Patto di Stabilità, può essere utilizzata solo dai Paesi che non sono ancora sotto procedura per deficit eccessivo”. I “fattori rilevanti” al fine del conteggio del deficit di cui parla il Patto di stabilità, “vengono presi in considerazione quando si deve decidere se mettere o meno un Paese sotto procedura, e non quando già c’è”. Il rischio per l’Italia è quindi che il pagamento di 40 miliardi di euro da parte dello Stato aggravi il deficit fino al punto di rendere impossibile, a maggio, il via libera alla chiusura della procedura. Per valutare la chiusura la Commissione aspetta che Eurostat ad aprile confermi i dati del 2012, che danno il deficit italiano ben sotto il 3%, e che le previsioni economiche di maggio confermino che la correzione sul disavanzo sia “sostenibile anche nel 2013 e 2014”. E’ per questo che lo sblocco dei pagamenti, che secondo il governo porta il deficit al 2,9%, non è  una buona notizia per l’Italia: “Se il Paese in questa fase propone misure che aumentano il deficit, questo rimette in discussione il processo di chiusura della procedura”, spiegano le fonti. L’Italia è infatti in una “situazione limite”che rende più difficile presentare “argomentazioni credibili” Bruxelles per la chiusura della procedura.

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