Debutta al Teatro Augusteo di Napoli lo spettacolo ‘Cyrano’, musica di Domenico Modugno, regia di Bruno Garofalo. In scena fino al 15 dicembre

Il ‘Cyrano’, scritta da Riccardo Pazzaglia e musicata da Domenico Modugno, torna sotto forma di musical al Teatro Augusteo di Napoli, da ieri, 6 dicembre, fino al 15 dicembre prossimo.. La commedia  andò in scena per la prima volta nel 1978, al Teatro Tenda di Roma. Modugno era Cyrano, Catherine Spaak,  Rossana e Paolo Malco un coinvolgente  Cristiano. Questa piece francese   fu ripresa dalla Rai e  chiusa  “nel cassetto” poiché la sua messa in scena richiedeva mezzi imponenti e l’impiego di diverse figure artistiche, dai tecnici agli attori, cantanti, ballerini e acrobati.

Cyrano de Bergerac, la storia di uno spadaccino dal lungo naso segretamente innamorato della bella Rossana, è una delle opere più note del teatro francese. Eppure, si sa così poco del suo autore Edmond Rostand e delle circostanze che lo portarono a comporre, a soli 29 anni, nel 1897, la sua commedia più famosa.  Cyrano de Bergerac, poeta/soldato dal naso importante, abile spadaccino e altrettanto bravo con le parole, capace di magnifiche dichiarazioni d’amore, è il protagonista del capolavoro di Edmond Rostand, ispirato da una figura realmente esistita: il drammaturgo/filosofo/soldato del XVII secolo Savinien de Cyrano de Bergerac.   Nessuno credeva che  sarebbe stato un successo ma  Rostand, che fino ad allora aveva scritto solo drammi,  collezionando insuccessi, ottenne  con Cyrano  un trionfo inaspettato fin dalla prima rappresentazione.  Ad interpretare Cyrano, oggi, il  poliedrico Gennaro CannavacciuoloAmbientata a Parigi nel ‘600, la storia narra le gesta e, soprattutto, l’amore del guascone, poeta-soldato, Cyrano. Innamorato della bellissima cugina Rossana, nonostante padroneggi come nessuno l’arte della poesia, non ha il coraggio di dichiararsi, a causa del suo aspetto fisico, minato dal suo enorme naso. Men che meno quando ella gli confessa di essere innamorata di un bellissimo cadetto guascone, Cristiano. Ma l’occasione per far sgorgare dal cuore le parole d’amore a Rossana, a Cyrano la offre il di lei amato stesso, che si scopre essere totalmente incapace ed estraneo su temi elegiaci: un bel problema, visto che Rossana se ne nutre visceralmente! Il vate spadaccino elabora  la seguente proposta: il bel Cristiano metterà l’aspetto, mentre lui, Cyrano, fornirà le parole giuste per veicolare l’amore in  un assurdo principio dei vasi comunicantiIl regista Bruno Garofalo dice: “Un delicato, sensibile  scrittore  come Riccardo Pazzaglia assieme a un impetuoso, visionario  artista  come Domenico  Modugno. Questa emozione l’ho provata da giovane scenografo e costumista, quando fui chiamato  a curarne la messa in scena, nell’ormai  lontano 1978,  per il famoso Teatro Tenda di piazza Manciuni, in Roma, un tempio del Teatro italiano e internazionale negli anni 70 / 80,  eretto e condotto da Carlo Molfese, impresario eclettico, geniale  e lungimirante. Modugno  era Cyrano, Paolo Malko un appassionato Cristiano, Catherine Spaak una vibrante incarnazione della bellezza capace di profondere  nello spettacolo come nell’atmosfera che la circondava una tangibile poesiaOra mi si presenta l’occasione di far rivivere tutto questo anche da regista,  forse perché sono rimasto tra gli ultimi testimoni  diretti, e mi piace credere, anche perché ho contribuito  con grande passione affinché quell’evento si realizzasse così come lo  ricordiamo ancora adesso. Ora  tutto questo lo affronto con la consapevolezza della mia esperienza di  teatrante, ma ancor di più, di uomo. Quella storia è una favola, una struggente favola dove l’amore non ha età, dove i  sentimenti si intrecciano tra realtà e fantasia, dove gli innamorati si riconoscono nell’amore ma dove anche uomini come me, di un’altra generazione, si riconoscono in quella sublimazione dei sentimenti per cui  anche celati dietro all’impossibile, ogni uomo o donna è consapevole del fatto che anche se vissuto soltanto nella propria mente, l’amore è un valore immenso, tanto da sacrificare e celare se stessi avendo come scopo la felicità del soggetto desiderato, in un sacrificio che può sembrare disumano, ma che dimostra che la felicità della persona amata è al di  sopra della propria. E questo il messaggio che, grazie al veicolo della messa in scena teatrale – fatta di musica, di scenografie, di danza,  costumi, di luci – si insinuerà nell’animo degli spettatori  come già accaduto mille volte: l’ispirazione ad essere forse un po’ meno egoisti, meno materiali, meno superbiLa scenografia è un omaggio al vecchio Teatro con allestimenti in legno, carrozze con ruote e tante altre sorprese. E sempre nel rispetto dell’edizione precedente, l’80% dei costumi sono quelli originali, compreso quello di Cyrano, precedentemente indossato da Modugno! Ma le novità sono molte, come il ruolo che viene dato alla musica. Non solo le canzoni del beniamino d’Italia, ma anche altre melodie saranno protagoniste di questa commedia musicale, con il compito di esprimere i sentimenti e il profondo amore che lega i personaggi in scena.

‘Cyrano’ al Teatro Augusteo  è un omaggio. Un omaggio al vero Teatro in via d’estinzione, alla grandezza di Domenico Modugno, alla delicatezza scrittoria di Riccardo Pazzaglia, al personaggio frutto della penna di Edmond Rostand ed ispirato a Savinien de Cyrano de Bergerac. Un omaggio al pubblico che ama l’arte. Un omaggio alla figura dell’artista, all’uomo che ha cuore, all’uomo che resiste. Questa pièce si presenta con un ritorno al teatro in grande stile.

Gennaro Cannavacciuolo è un attore, cantante e cabarettista italiano attivo soprattutto in campo teatrale nel genere musical, per i suoi one-man-show e nelle serie televisive. Scopre il teatro all’età di 8 anni quando, in una recita scolastica, indossa i panni di Pinocchio. Sino a 18 anni segue corsi teatrali parallelamente agli studi. Conseguito il diploma, nonostante il parere contrario dei genitori, decide di assecondare la sua passione e riesce a farsi notare da Eduardo De Filippo  che, per quattro anni, sino alla sua morte, lo inserisce nella sua compagnia, dove incontra Pupella Maggio  di cui diventerà grande amico e con cui dividerà anche la scena. Dal 2010 si è dedicato maggiormente sui recital da lui scritti e diretti; uno fra tutti Volare – omaggio a Domenico Modugno che ha superato 500 repliche in 7 anniGrazie alla passione ed all’impegno dell’associazione ‘Immaginando Produzioni’, capitanata dal produttore Rosario Imparato, che ha voluto recuperare  i modi e l’impegno di un vero Teatro che oramai purtroppo sta scomparendo. Il musical sarà rappresentato nello storico teatro Augusteo fino al 15 dicembre. Compagine composta dal regista Bruno Garofalo, costumista e scenografo, come si diceva,  della prima edizione, affiancato dal musicista Ermanno De Simone, dalla costumista Silvia Polidori, dal coreografo Orazio Caiti. Nel cast, assolutamente di grande spessore, spiccheranno nel ruolo di Rossana la bellissima Cosima Coppola, e in quello di Cristiano  il giovane attore  Gianluca di Gennaro. Con loro una folta schiera di comprimari di  grande livello,  e poi, ballerini, acrobati e spadaccini.

CYRANO
DAL 6 AL 15 DICEMBRE PRESSO IL TEATRO AUGUSTEO DI NAPOLI
Musiche Originali di Domenico Modugno
Testo nella rielaborazione e riduzione di Riccardo Pazzaglia
Costumi di Silvia Polidori
Coreografie di Orazio Caiti
Rielaborazioni musicali di Ermanno De Simone
Maestro d’armi Flaviomassimo Grumetti

Scene e regia di Bruno Garofalo
Organizzazione Mario Minopoli
Vocal coach Gabriella di Carlo

P.A.T. DISTRIBUZIONE

Rosaria Palladino

 

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