Lavoro, scuola, enti locali, fisco e rilancio dell’economia. E’ di 91 articoli la bozza del decreto di agosto. Il governo dovrebbe varare il dl entro la settimana. Nel pomeriggio il testo dovrebbe andare al vaglio del preconsiglio. Nel lungo elenco di misure anche le norme per il sostegno alla domanda e l’ipotesi di un nuovo contributo a fondo perduto per le attività economiche nei centri storici.
Più fondi per gli straordinari in sanità per recuperare “prestazioni ambulatoriali, screening e di ricovero ospedaliero non erogate nel periodo dell’emergenza”. Il decreto stanzia oltre 480 milioni aggiuntivi e consente alle Regioni di aumentare dell’1% i limiti di spesa. Sarà possibile aumentare il compenso straordinario per dirigenza medica, sanitaria, veterinaria e delle professioni sanitarie, reclutare nuovo personale a tempo determinato e aumentare il monte ore dell’assistenza specialistica in convenzione.
Stop alla seconda rata dell’Imu per le strutture ricettive, dagli alberghi ai campeggi e b&b, gli stabilimenti balneari (ma anche su laghi e fiumi). Lo prevede la bozza del decreto agosto che estende la misura anche alle fiere e a cinema e teatri, a patto che i proprietari siano anche i gestori delle attività. Per cinema e teatri lo stop sarà esteso anche all’imposta dovuta per il 2021 e il 2022.
Viene prorogato fino al 15 ottobre lo stop alla riscossione delle cartelle esattoriali. Ad ora la sospensione della coattiva è prevista fino al 31 agosto: la proroga coprirebbe tutto il periodo dello stato d’emergenza
Arriva un altro miliardo tra il 2020 e il 2021 per la ripartenza della scuola in sicurezza e con il giusto numero di insegnanti e amministrativi. Nella bozza del decreto agosto è previsto l’incremento di 400 milioni nel 2020 e 600 milioni nel 2021 del Fondo per l’emergenza epidemiologica da Covid-19 istituito presso il ministero dell’Istruzione, raddoppiando i finanziamenti del decreto rilancio (pari a 377 milioni quest’anno e a 600 milioni il prossimo). Le risorse sono in parte minore destinate ad ampliare gli spazi dedicati all’insegnamento, anche attraverso l’affitto di strutture temporanee e l’alternanza dell’attività didattica “ad attività ludico-ricreative, di approfondimento culturale, artistico, coreutico, musicale e motorio-sportivo”. La gran parte sarà invece impegnata all’attivazione di ulteriori posti di personale docente e amministrativo, tecnico ed ausiliario (Ata) a tempo determinato.