Decreto ‘burocrazia zero’, basterà una PEC per aprire le attività di artigiani

Al vaglio del governo un pacchetto normativo per snellire la burocrazia con la PEC e tutelare professioni in via di estinzione. I primi saranno gli artigiani

È in arrivo un decreto legislativo per snellire le procedure burocratiche attualmente previste per l’apertura di un’attività commerciale. La sperimentazione interesserà 36 categorie di artigiani per cui sarà possibile avviare l’attività tramite comunicazione via PEC al proprio Comune, che sostituirà in toto gli oneri burocratici.

L’approvazione del nuovo decreto “burocrazia zero”, a cui sta lavorando il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo per la semplificazione di 600 procedure entro il 2026, potrebbe arrivare già entro la fine del mese di febbraio. Calzolai, fabbri, falegnami, idraulici e tanti altri potranno risparmiare tempo e denaro perché basterà una mail PEC per iniziare a lavorare. La posta elettronica certificata non farà altro che semplificare e velocizzare le onerose pratiche amministrative oggi necessarie per l’avvio di attività che stanno lentamente scomparendo. Con tutte le garanzie di integrità, autenticità e sicurezza.

Avviare attività con una PEC: l’idea del decreto burocrazia zero

Il decreto “burocrazia zero” è parte integrante dell’impegno alla semplificazione del governo nell’ambito delle azioni contemplate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) che ha l’obiettivo di arrivare allo sfoltimento di 600 procedure entro il 2026, le prime 200 da completare entro il 2024.

“Un lavoro – ha spiegato il ministro Zangrillo – non facile, ma di fondamentale importanza perché dovrà costituire la base del nuovo rapporto tra cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni. È l’eccessiva burocrazia, la difficoltà a reperire informazioni, presentare istanze, avere risposte a complicare la vita di cittadini e imprese. Capire dove e cosa semplificare – conclude il ministro – vuol dire intervenire in maniera efficace nei settori strategici e maggiormente critici”.

La semplificazione sarà inserita in un decreto legislativo in preparazione e che sarà approvato entro la fine di febbraio. L’idea è di superare l’impianto della Comunicazione Unica d’Impresa, che include il modello per Registro Imprese, Agenzia delle Entrate, Inps e Inail e l’eventuale Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) per lo Sportello Unico delle Attività Produttive. Passaggi oggi necessari per aprire un’attività e che dovrebbero subire una sforbiciata amministrativa ed essere sostituiti da un messaggio di posta certificata al Comune dove è posta l’attività.

Quali artigiani potranno avviare l’attività con una PEC

Tra le attività che si potranno avviare con “burocrazia zero” ci sono quelle legate all’edilizia quindi muratori, carpentieri, idraulici, elettricisti e piastrellisti. Ma anche falegnami, ebanisti, fabbri, tornitori, decoratori, restauratori. Vi rientrerebbero anche i riparatori di elettrodomestici, le sartorie e i calzolai di quartiere.

Oltre agli artigiani, i primi trenta interventi a febbraio dovrebbero riguardare disabilità, ambiente, energia, edilizia e telecomunicazioni. Ma entro la fine del 2023 il numero delle procedure semplificate potrebbe già toccare quota cento e comprendere quelle propedeutiche all’avvio di attività ricettive, come bed and breakfast e agriturismi, che oggi soggiacciono a regole diverse da regione a regione.

L’obiettivo è arrivare a una normativa nazionale unica e semplificata, in modo da garantire la piena interoperabilità tra le amministrazioni interessate. Per tutte le attività dovrebbe pertanto realizzarsi la semplificazione burocratica che consentirà di inviare una mail di posta elettronica certificata per iniziare a lavorare.

Tutti i vantaggi di utilizzare la PEC

I vantaggi di utilizzare la posta elettronica certificata sono molti. Una PEC ha lo stesso valore legale di una raccomandata postale di andata e ritorno e quindi implica un risparmio in termini di tempo perché elimina le necessità di recarsi all’ufficio postale per inviare e ricevere documenti ufficiali.

Scegliere una casella di posta certificata permette anche di risparmiare denaro: mentre la posta cartacea ha costi variabili (legati al peso della missiva) a ogni invio, la PEC ha un costo fisso annuale indipendente dal numero di messaggi e di allegati inviati. Ma significa anche fare una scelta che è amica dell’ambiente. Meno carta utilizzata, meno trasporti logistici e quindi riduzione delle emissioni inquinanti.

Una mail PEC, inoltre, garantisce l’orario di invio e ricezione del messaggio, oltre all’integrità del contenuto e di eventuali allegati. Informazioni che l’utente potrà eventualmente utilizzare in fase processuale nel caso sorga un contenzioso.

Sul fronte della sicurezza, al contrario di una semplice email, una casella di posta certificata utilizza protocolli di comunicazione a prova di hacker, che tentano di contrastare fenomeni come spam e phishing.

Come scegliere la casella PEC adatta

Una casella deve offrire un servizio affidabile garantendo sempre una ricevuta di accettazione della mail PEC al momento dell’invio e una ricevuta di avvenuta (o mancata) consegna da parte del destinatario. Notifiche che conferiscono alla PEC il valore legale di una raccomandata postale.

Importante è anche un servizio di archiviazione digitale per conservare digitalmente documenti e comunicazioni ufficiali. Ma anche sistemi avanzati di sicurezza antivirus e antispam che tutelano la riservatezza dei messaggi contro accessi non autorizzati ed eventuali frodi informatiche.

Non trascurabile è l’aspetto economico. Una casella di posta certificata deve offrire prezzi accessibili e senza alcun costo nascosto. Inoltre, può essere facilmente gestita da qualsiasi tipo di dispositivo inclusi smartphone e tablet e dotata di un’interfaccia intuitiva e user-friendly, che ne semplifica l’utilizzo.

Tra i migliori servizi di posta elettronica certificata c’è Libero Mail PEC che offre due tipologie di abbonamento a scelta per attivare un indirizzo PEC. Ai privati la Family PEC a 14,99 euro l’anno IVA inclusa, per poter inviare messaggi illimitati al costo di tre raccomandate, e 1 GB di spazio di archiviazione. Per aziende e liberi professionisti c’è invece Libero PEC Unlimited, con spazio di archiviazione illimitato e messaggi illimitati a 30 euro l’anno più IVA.

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