Decreto flussi, le imprese chiedono di ampliare le quote

Il click day del 27 marzo ha registrato 238 mila richieste alle 10 di mattina, il triplo delle quote previste dal Decreto. Gli imprenditori: «Occorre aumentare la disponibilità e semplificare le procedure»

Intervenire subito con nuove quote aggiuntive e semplificare l’intero iter: le associazioni di categoria chiedono al presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti ed al Commissario del Governo Filippo Santarelli di farsi portavoce delle esigenze delle imprese in vista della prossima stagione turistica. Il Coordinamento Imprenditori della Provincia di Trento ha inviato una lettera al Governatore ed al Commissario del Governo per far sì che venga riattivata quanto prima la procedura, semplificandola e aumentando le quote di lavoratori stranieri. 

«Il DPCM del 29 dicembre 2022 ha stabilito che sono 82.705 i flussi di ingresso di lavoratori stranieri per l’anno 2023. Il click day del decreto flussi è andato in overbooking ad appena un’ora dalla sua apertura. Le domande presentate entro le ore 10 del 27 marzo u.s. infatti sono state 238.335, il triplo delle quote previste dal Decreto».

«La procedura – argomenta il Coordinamento attraverso il presidente Giovanni Bort –  è riferita a quantitativi limitati, rigida, complessa e dall’esito inevitabilmente incerto, sembra pertanto poco utile per supportare effettive esigenze di inserimento lavorativo. È quindi necessario ed urgente intervenire nuovamente ampliando le quote previste dal DPCM attraverso un decreto aggiuntivo, peraltro previsto dalla legge».

«Inoltre, si evidenzia la necessità di ridefinire il sistema autorizzativo dei flussi di ingresso, rendendolo meno oneroso per le imprese e maggiormente adeguato alle esigenze del mercato del lavoro nazionale e soprattutto territoriale, anche attraverso l’attribuzione di più ampia delega decisionale alle amministrazioni locali nella definizione dei flussi di ingresso».

«Sarebbe, inoltre, utile permettere l’ingresso fuori quota di lavoratori formati nei Paesi di origine al fine di contrastare il fenomeno della difficoltà di reperimento del personale. Si esprime, altresì, una valutazione positiva in merito alla programmazione triennale dei flussi, in quanto la stessa consentirebbe di avere una prospettiva di più ampio respiro nella programmazione delle assunzioni.

Nel rilevare che quanto sopra evidenziato, sia in termini di criticità quanto come proposte, investe ed interessa trasversalmente i diversi settori economici si chiede cortesemente alle Signorie Loro nell’ambito delle proprie alte funzioni istituzionali di contribuire nel meglio definire utili soluzioni e a trasmettere al Tavolo costituito presso la Presidenza del Consiglio la complessa problematica dell’immigrazione».

 

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