Il decreto raccolta forme approda alla Camera senza l’accordo tra i gruppi parlamentari ed è subito caos. “ O il decreto resta com’é stato varato dal governo o per il Pd può anche decadere”, afferma Michele Ventura del Partito Democratico, che ha ribadito la sua posizione durante la riunione dei capigruppo. Al Pd non andrebbe giù infatti, il parere favorevole espresso dal Comitato dei Nove all’emendamento ‘salva La Russa’, in base al quale i gruppi parlamentari che si costituiranno tra il 21 e il 22 dicembre sono esonerati dalla raccolta firme. “Il decreto deve restare quello che é, senza modifiche. Diversamente non ne garantiamo la conversione”, ha ribadito Ventura.
Il presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, Donato Bruno, è corso ai ripari e ha chiesto un ulteriore rinvio per la ripresa dell’esame in Aula del decreto. Fini accetta ma ribadisce: “sono indisponibile ad accettare ulteriori differimenti. Dalle 15 si inizia a votare”.
“Abbiamo presentato al Senato la richiesta di costituzione di un gruppo parlamentare”: ha dichiaratoil leader degli ex An, Ignazio La Russa. “Alla Camera non lo abbiamo ancora fatto – aggiunge – solo perché stiamo ancora sondando un nome importante a Montecitorio”.
Liste Pulite. Il Consiglio dei Ministri in Senato non ha affrontato il provvedimento ‘Liste pulite’ nel Cdm che era stato convocato per varare la nota di variazione del bilancio. “Stiamo aspettando il parere della commissione bilancio – ha detto il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri – Appena lo abbiamo portiamo il provvedimento”.
“Ho esaminato la nota di variazione di bilancio, devo fare la legge sul pareggio di bilancio, che dite, è una cosa importante…? Ma la commissione Bilancio fa tutto e porta tutto in aula”, ha replicato il presidente della commissione Bilancio del Senato, Antonio Azzollini, a chi gli ha ricordato che il governo non ha potuto esaminare in Cdm il provvedimento sulle ‘liste pulite’ per la mancanza del parere della sua commissione. Ma ce la fate per oggi? “Non lo so..” replica il presidente.
Intanto Giovanni Legnini del Pd ha sollecitato la commissione Bilancio del Senato ad esprimere il parere sul Dlgs noto come ‘liste pulite’. “Siamo consapevoli del lavoro che la commissione Bilancio ha svolto anche per la Legge di Stabilità – spiega – ma è urgente che questo parere venga espresso nel più breve tempo possibile. Per questo ho sollecitato la commissione”.