Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri arriva alla Farnesina per la cerimonia della firma del ‘’Patto per l’Export’’, Roma 8 Giugno 2020. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Decreto Ristori ter, tutti i nuovi bonus previsti

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo decreto Ristori, il terzo, per fare fronte all’emergenza Covid e aiutare tutti gli operatori economici in difficoltà a causa delle limitazioni imposte dalla diffusione del virus in Italia. Durante il vertice notturno presieduto da Giuseppe Conte, è stata approvata la Relazione al Parlamento, con cui l’esecutivo chiederà alle Camere di approvare uno scostamento di bilancio.

Con il parere favorevole della Commissione europea, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e il Governo hanno proposto l’autorizzazione al ricorso di “8 miliardi in termini di indebitamento netto e di fabbisogno e di 5 miliardi per il saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato, in termini di competenza e in termini di cassa”.

Con queste risorse aggiuntive, l’esecutivo adotterà nuove misure finanziare urgenti, con altri interventi per sostenere i settori produttivi e commerciali, ampliando quanto già  deciso con il primo e il secondo decreto Ristori, “anche attraverso un utilizzo adeguato della leva fiscale”.

Decreto Ristori ter: le misure e i bonus per l’emergenza Covid

Le nuove misure contenute nel testo del decreto Ristori ter, secondo quanto è stato reso noto a margine del Consiglio dei Ministri, prevedono aiuti alle attività commerciali, di cui una parte destinata al potenziamento di quelli già erogati a chi si trova in zona rossa e arancione, un fondo da erogare ai Comuni e nuovi finanziamenti per fare fronte alle emergenza nazionali. Di seguito tutte le decisioni dell’esecutivo nello specifico.

  • Stanziamento di ulteriori fondi per 1,95 miliardi di euro destinati al ristoro delle attività economiche e ai loro dipendenti che sono stati colpiti, in maniera diretta o indiretta, dalle misure per fermare il contagio.
  • Incremento di 1,45 miliardi, per il 2020, della dotazione del fondo previsto dal decreto Ristori bis – ovvero il decreto legge del 9 novembre 2020, n. 149 – per compensare le attività economiche che operano nelle regioni passate a una fascia di rischio più alta. La decisione è stata presa per erogare automaticamente aiuti finanziari nei territori che sono passati e passeranno alle zone rosse e arancioni  dopo il decreto Ristori bis.
  • Inserimento dei negozi di calzature tra i codici Ateco delle attività di commercio al dettaglio delle zone rosse che possono beneficiare del contributo a fondo perduto.
  • Istituzione di un fondo da destinare ai Comuni, con una dotazione di 400 milioni di euro, per l’adozione di misure urgenti di solidarietà alimentare, da erogare alle amministrazioni entro 7 giorni dall’entrata in vigore del decreto.
  • Aumento della dotazione finanziaria del Fondo per le emergenze nazionali di 100 milioni di euro, con lo scopo di permettere al commissario Domenico Arcuri l’acquisto e la distribuzione di farmaci per la cura dei pazienti affetti da Covid-19.

Non sembra previsto lo slittamento delle scadenze per gli operatori economici in difficoltà. Secondo quanto dichiarato da fonti governative, il quarto decreto Ristori si occuperà in maniera specifica delle proroghe per gli adempimenti fiscali.

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