Decreto Sostegni, c’è la proroga del blocco licenziamenti

Il decreto Sostegni  è stato approvato dopo il Consiglio dei ministri tenutosi nella serata di venerdì 19 marzo. Andrea Orlando, ministro del Lavoro, ha spiegato che il dl contiene una norma che ”prevede si interrompa il trattamento eccezionale del blocco dei licenziamenti dove esistono la cassa ordinaria, si prosegue fino ottobre dove questi strumenti ancora non esistono”. Ma quali sono tutte le novità?

Una parte dei 32 miliardi di euro previsti dal decreto (ad aprile, a partire dall’8, ne sono attesi 11) sarà usata per rifinanziare la cassa integrazione, prorogata fino a mercoledì 30 giugno 2021. La cassa integrazione in deroga (che può essere richiesta da ogni azienda a prescindere dal numero dei dipendenti) sarà prorogata fino alla fine del 2021.

Il governo ha poi prolungato il blocco dei licenziamenti fino a giugno per le aziende che ricorrono alla cassa integrazione ordinaria (per quelle che hanno la cassa integrazione in deroga, il blocco durerà fino al 31 ottobre).

Per quanto riguarda gli interventi economici a sostegno delle aziende, Draghi ha annunciato che queste non saranno più considerate in base al codice Ateco, ma in base alla perdita di fatturato.

Novità anche per il fondo dei lavoratori autonomi (rifinanziato con 1,5 miliardi di euro): a ricevere i fondi saranno circa 3 milioni (in base al reddito e ai contributi da versare), con una media stimata di 3.700 euro a testa. Prevista una quota per i settori dello spettacolo, dei matrimoni ed eventi privati, dell’agricoltura, della pesca e della montagna.

Il decreto Sostegni prevede l’erogazione di altre tre mensilità di reddito d’emergenza (1,5 miliardi) e il rifinanziamento del reddito di cittadinanza  (1 miliardo di euro). Il motivo lo ha spiegato il ministro Andrea Orlando: sono aumentate le persone che ne hanno diritto. Saranno prorogati anche i navigator.

Il decreto contiene poi anche misure che interessano le grandi crisi industriali come l’Ilva e il trasporto aereo. Tra i 32 miliardi previsti ci sono anche i fondi che serviranno per accelerare la campagna di vaccinazione (2,1 miliardi dei 5 miliardi riservati alla Sanità) e arrivare a 500 mila vaccinazioni al giorno, per aumentare a maggio e giugno. Resta in piedi l’ipotesi di acquistare il vaccino russo Sputnik.

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