Nel 2015 dopo 3 anni consecutivi di contrazione l’economia italiana è tornata a crescere e nel 2016 la crescita continuerà e si consoliderà, afferma il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan in audizione sul Def, sottolineando che l’occupazione migliora, i conti pubblici migliorano, la pressione fiscale scende grazie a una politica fiscale rigorosa e misure espansive e riforme strutturali che continuano nonostante il peggioramento del quadro internazionale. Poi facendo riferimento alla ripresa della produzione industriale che la crescita del Pil ha decelerato nella seconda metà del 2015 ma nel primo trimestre 2016 la crescita sembra aver ripreso slancio. Ci sono margini per ragionare sugli strumenti e sugli incentivi, e sui legami tra sistema pensionistico e mercato del lavoro per migliorare le possibilità sia di chi deve entrare sia di chi deve uscire. Padoan si è detto sicuramente favorevole a un ragionamento complesso sul tema delle pensioni e aperto a fonti di finanziamento complementare per eventuali misure, come quello, suggerito nelle domande dei parlamentari, di un ruolo del sistema creditizio. Il sistema è uno dei pilastri della sostenibilità ma ci sono margini. ‘Riguardo al tema delle pensioni, se il Governo, come dovrebbe, pensa che si debba intervenire su una legge ingiusta, avvii un confronto e noi abbiamo presentato una piattaforma ma sono tre anni che viviamo di annunci’, risponde di rimando il segretario della Cgil, Susanna Camusso, a Pier Carlo Padoan, su crescita e pensioni: ‘Vorremmo degli atti concreti e non una ennesima dichiarazione generica. Non mi fido, anche perché ho colto nelle parole del ministro un riferimento alla previdenza complementare, che è uno strumento straordinariamente utile e che bisogna incentivare, ma che non è quello che determina un cambiamento della legge Fornero’. Sulla flessibilità in uscita verso la pensione sembra che non siano state portate le risorse necessarie e che l’affermazione di un apertura sia tutta virtuale, interviene di spalla il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo: ‘A meno che non si torni sempre al solito problema che è legato alle pensioni di reversibilità. Quando si parla di risorse complementari, non si azzardino a toccare quelle’.
Riprova
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