La situazione del mercato del lavoro e’ ancora sfavorevole per i giovani di eta’ compresa tra i 25 e i 34 anni. Lo rileva l’Istat, nel corso dell’audizione sul Def alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato. Secondo i dati relativi al quarto trimestre 2016, illustrati dal direttore del dipartimento per la Produzione statistica, Roberto Monducci, il 21,2% dei 25-34enni disoccupati nel quarto trimestre del 2015 e’ occupato un anno dopo, il 43,8% risulta ancora disoccupato e il 35% inattivo.
La quota di giovani che ha trovato lavoro nel periodo e’ piu’ bassa sia rispetto a quella registrata nello stesso periodo dell’anno precedente (27,9%) sia di due anni prima (24,4%). L’Istat sottolinea inoltre che solo il 2,5% dei giovani hanno trovato lavoro attraverso i Centri pubblici per l’impiego (quota che sale al 7,1% fra i 15 e i 24 anni). Il 41,9% ha trovato un posto grazie alla rete di parenti e amici, il 18,9% attraverso la richiesta diretta a un datore di lavoro e l’8% si e’ rivolto ad agenzie interinali o altre agenzie private di intermediazione.
Secondo quanto precisato dall’Istat, gli individui che vivono in famiglie in grave deprivazine materiale sono 7.209.000; le famiglie ammontano a 3.134.000. L’indicatore di grave deprivazione materiale e’ dato dalla percentuale di persone che vivono in famiglie che sperimentano almeno 4 tra 9 sintomi di disagio: non poter riscaldare adeguatamente l’abitazione; non poter sostenere una spesa imprevista; non potersi permettere un pasto proteico almeno una volta ogni due giorni; non potersi permettere una settimana di ferie l’anno lontano da casa; non potersi permettere un televisore a colori; non potersi permettere una lavatrice; non potersi permettere un’automobile; non potersi permettere un telefono; essere in arretrato nel pagamento di bollette, affitto, mutuo o altro tipo di prestito.