Polemiche, opinioni contrastanti, o forse “falsi moralismi”, come li ha definiti Delio Rossi. “Ringrazio la famiglia Della Valle che mi ha dato la possibilità di vivere questa avventura. Chiedo scusa alla città, ai giocatori, alla società e all’Aic. Ma quanti perbenisti e falsi
moralisti ho visto in questa vicenda”. Ha commentato così il suo esonero l’ex allenatore della Fiorentina, nel corso della conferenza stampa dopo la rissa con Adem Liajic. “Chiedo rispetto per la mia persona, il mio lavoro, la squadra che alleno e la mia famiglia. Io ho sbagliato e mi scuso con la città di Firenze. Ho pagato e pagherò. Ma su queste cose non transigo”, ha ribadito Rossi, che poi ha aggiunto: “Il mio è stato un gesto deprecabile ma umanamente comprensibile”. Alla fine della conferenza, l’allenatore si è rifiutato di rispondere alle domande dei giornalisti affermando che “ci sarà modo in futuro di tornare sull’episodio”. Ha chiesto poi ai tifosi “di stare vicino alla squadra ed ai Della Valle per gli ultimi 180 minuti di campionato, perché la nave è quasi in porto”, ha concluso, riferendosi alla salvezza che la Fiorentina deve ancora conquistare.
E i tifosi sembrano averlo anticipato, a dimostrare dalla solidarietà dimostratagli. Un sostegno racchiuso tutto in uno striscione, quello che la Curva Fiesole ha dedicato a Delio: “Da mercenari circondato, uomo vero ti sei dimostrato!” .