L’ottava persona fermata per l’omicidio di Fabio Ravasio nella serata di ieri, è un maghrebino 45enne che avrebbe accettato il ruolo del falso malore nel piano articolato e, per certi aspetti geniale, di Adilma Pereira Carneiro per uccidere il compagno. Dopo quello del meccanico-amante quindi ora tocca al finto infortunato, che il 9 agosto avrebbe simulato un malore per strada, bloccando il traffico e in accordo con il resto degli uomini di Adilma Pereira Carneiro, permesso l’omicidio di Ravasio investito mentre era in bicicletta. La sua ricompensa sarebbe stata un appartamento nell’hinterland milanese. Secondo quanto accertato dai carabinieri di Legnano coordinati dal pubblico ministero di Busto Arsizio (Varese) Ciro Caramore, quello di Ravasio è stato infatti, come già raccontato, un omicidio ordito da Adilma, la brasiliana 49enne che del 52enne era la compagna, e che per gli inquirenti sarebbe stata capace di coinvolgere amanti, figlio e marito (sposato nel 2015) nel piano per eliminare il parabiaghese ereditandone il patrimonio.
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