Dell’Utri non si candiderà. Ad annunciarlo è lo stesso senatore del Pdl in un’intervista al Fatto Quotidiano: “Silvio continua a dirmi che possiamo trovare una soluzione, che c’è tempo fino a lunedì sera. Ma ho deciso: non mi presento alle elezioni”. “Ci ho riflettuto bene – dice – il Pdl sta salendo nei sondaggi, la vittoria non è impossibile, ma è improbabile. Non voglio fare da capro espiatorio, non voglio che si dica: ‘Abbiamo perso per colpa di Dell’Utri’”.
La scelta è maturata anche perché “siamo al capolinea. Se non fossi stato in Parlamento, è vero, sarei già finito in galera. Ma ora non serve più a niente” perché in caso di condanna definitiva “non c’é scudo che tenga, nemmeno quello parlamentare”. “Io comunque – aggiunge Dell’Utri – sono ottimista, spero che i giudici capiscano che quelle accuse non esistono” e in ogni caso “sono abituato a cose forti, non ho paura”. “Il mio – conclude – è un gesto di amicizia. Certo che non mi conviene, ma dopotutto, ripeto, la storia è arrivata alla fine. E’ il momento di chiudere. La mia candidatura non serve più a nessuno. Nemmeno a me”.