Denise Pipitone, l’ultimo avvistamento: spuntano nuovi dettagli

Si sono riaccesi i riflettori sul caso di Denise Pipitone, la bimba di quasi quattro anni scomparsa a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, il 1° settembre 2004. Sparì vicino alla casa della nonna materna. L’ultimo avvistamento con prove documentate, riconosciuto anche dalla mamma della piccola, che non ha mai smesso di cercarla, è avvenuto il mese dopo a Milano. Lì una guardia si avvicinò a un gruppo di rom, riuscendo a filmare una bambina chiamata Danàs da un’adulta. L’operatore è stato ascoltato da Barbara D’Urso nella trasmissione televisiva Domenica Live, raccontando l’episodio, spiegando perché in quell’occasione non tentò di salvare la bimba e la rabbia di Piera Maggio.

“Era lunedì 18 ottobre, fui invitato dal direttore della banca in cui prestavo servizio ad allontanare un ragazzino che suonava con una piccola fisarmonica, erano un gruppetto di rom” ha racconta la guardia giurata Felice Grieco. “Io allontanandolo lo seguii, appena svoltato l’angolo della banca vidi un’altra donna con questa bambina. C’erano due donne, un uomo, il bimbo con la fisarmonica e una bambina”.

“Mi colpì subito questa bambina. In primo luogo perché era una giornata molto calda, e lei era troppo incappucciata. Poi guardandola bene mi convincevo sempre più che potesse trattarsi di Denise Pipitone. Sempre con il timore di sbagliare, prima mi sono consultato con mia moglie. L’ho chiamata, e lei mi ha detto di telefonare subito al 113 e far arrivare una pattuglia”, ha dichiarato ancora l’uomo.

“Così ho fatto. Nel frattempo ho tallonato la nomade con la bambina. Ho notato che poi i rom hanno iniziato a innervosirsi. Però continuavo a guadagnare tempo. Quando ho capito che la Polizia sarebbe arrivata in ritardo, ho realizzato di dovermi inventare qualcosa”, ha sottolineato Felice Grieco. “Ho chiesto alla bambina se volesse mangiare qualcosa, e lei mi ha risposto che voleva la pizza con un accento del Sud”.

“Ho provato a filmare la scena, ma mi sono reso conto solo dopo che il video non era partito. E subito dopo ho fatto il video” che poi è stato ripreso da tutti i media, in cui si vede la bimba interagire con la donna rom che la chiama “Danàs” e la piccola rispondere “Dove mi porti?”.

Incalzato dalle domande di Barbara D’Urso, l’uomo ha spiegato che la bambina lo avrebbe probabilmente seguito, e sembrava propensa a fidarsi degli estranei. Spiegando anche che una persona bisognosa, come sembrava la nomade che chiedeva l’elemosina, avrebbe dovuto accettare subito del cibo per sua figlia.

La conduttrice della trasmissione Mediaset ha spiegato che Piera Maggio, la madre di Denise Pipitone, avrebbe riconosciuto nella piccola il volto della figlia. Anche grazie a un graffio sotto l’occhio.

“Ho richiamato il 113 e ho chiesto alla Polizia di autorizzarmi a fermare il gruppo di rom. Mi hanno risposto di no, e di attendere l’arrivo di una volante sul posto”, ha riportato la guardia giurata durante Domenica Live.

“Ho incontrato più volte Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone. È venuta anche con il suo avvocato Giacomo Frattizza sul posto dove è avvenuto l’avvistamento. Inizialmente è stata un po’ dura nei miei confronti. Mi disse: ‘Tu ce l’avevi lì, a pochi centimetri, e non hai fatto niente. Potevi fermarla, potevi fare qualcosa’. Ma poi le è stato spiegato che avevo ricevuto l’ordine di non agire da parte della Polizia”, ha raccontato ancora.

“Io stavo solo facendo il mio lavoro. E anzi lo avevo praticamente abbandonato, perché avrei dovuto piantonare la banca. Ma lo sfogo di Piera Maggio è stato comprensibile, l’ho accettato. Poi ci siamo parlati e ci siamo chiariti”, ha concluso Felice Grieco davanti alle telecamere Mediaset.

Si è tornato a parlare di Denise Pipitone  in seguito all’ipotesi che potesse essere stata ritrovata in Russia, viste le coincidenze con la storia di Olesya Rostova, rapita da piccola da un gruppo di nomadi e cresciuta senza conoscere la sua vera identità.

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