Un letto disfatto, una notte di passione. La ‘corsa’ mattutina per tornare a lavoro, mentre l’uomo della sua vita è lì che ancora dorme. Uno scorcio di tenera vita di coppia, niente di strano se non fosse che Paola è paraplegica. Eppure niente la ferma, la spaventa. Da un’infanzia passata tra le mura dei centri riabilitativi, alla scoperta di un amore forte, intenso, da togliere il respiro. Sarà quell’amore a ridarle la vita, a farle scoprire che i limiti fisici non sono altro che uno sprono per vincere le sfide quotidiane, ma soprattutto per ignorare gli sguardi spesso inopportuni della gente, e per godere delle gioie che una vita piena d’amore può riservarci.
Spunti di riflessione e momenti intensi di commozione, hanno pervaso ieri l’Aula Consiliare di Tufino, dove è stato presentato ‘Desideri Imperfetti’, di Paola De Angelis.
Presente il dott. Giuseppe Russo, fisioterapista specializzato in riabilitazione, la dott.ssa Donatella De Bartolomeis editrice del manoscritto e poi lei, Paola de Angelis , l’autrice del libro e vera protagonista della serata.
Un incontro piacevole, una disamina accurata e ‘sentita’ quella curata dagli ospiti , che hanno scorto tra le righe della lettera d’amore di Paola, la difficoltà di combattere contro quei pregiudizi che feriscono a fondo, che lasciano il segno, la disumanità di medici che spesso non vanno oltre una cartella clinica, dimenticandosi che dietro diagnosi ed elenchi di medicine, c’è un’ anima ed un cuore che batte.
E così quel viaggio che Paola compie per raggiungere una clinica del Nord, dove potrà finalmente conquistare i progressi fisici agognati, viene definito un crudele viaggio del dolore. Ad attenderla una realtà triste, spietata, fatta di stanze grigie e di medici senza cuore, che spogliando i pazienti dei loro vestiti e costringendoli a dormire senza veli ‘per velocizzare l’assistenza sanitaria’, li denudano anche della propria anima. Ma sarà l’amore della sua vita che al di là del tempo e della distanza, la aspetterà a casa a farle dimenticare tutto, a convincerla che forse ora è il tempo di dire basta, di accettarsi per quello che si è, e di godere di ogni abbraccio, di ogni giorno vissuto in pieno, senza mai piangersi addosso. ‘Desideri imperfetti’ è un libro che grida sottovoce, che ci segna dentro, spronandoci ad interrogarci anche sul concetto di diverso. Chi è il vero ‘diverso’: viene etichettato tale perchè magari ha perso l’uso dei propri arti, o chi pur vedendoci benissimo è cieco rispetto a sé e alla possibilità di amare nonostante ogni limite?
Carmela Iovino