Secondo Alessandro Di Battista, uno dei capofila del MoVimento Cinquestelle, dietro alle gaffe del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli ci sarebbe ‘la mano dei Benetton’. L’ accusa, pesantissima, arriva durante l’ intervista di Fabio Fazio all’ esponente grillino andata in onda ieri sera a Che tempo che fa. Toninelli, spiega l’ ex deputato M5s – ha bloccato i pedaggi per il 90 per cento delle autostrade e da cittadino mi cambia più la vita quello che non un ministro che non fa una gaffe. Per me, mi prendo la responsabilità, ci sta la mano dei Benetton dietro. Da quando parla di revoca di concessione, casualmente….
Ad ogni modo, per Di Battista ‘Toninelli è il miglior ministro che abbiamo, con Di Maio’.
Alessandro Di Battista approfitta della vetrina di ‘Che tempo che fa’ su Rai 1 per ribadire: ‘Non ho intenzione di candidarmi alle Europee, vedo che si può incidere anche da fuori, ho un rapporto stretto con Luigi che è un premier di 32 anni e c’è anche molta invidia nei suoi confronti’. L’ex deputato di M5S, dopo il suo lungo viaggio negli Stati Uniti e in America latina, andrà in India.
Di Battista comunque non rinuncia a fare campagna elettorale per i suoi: ‘Questi mesi di governo sono stati molto complicati e molto difficili, il reddito di cittadinanza mi ha molto esaltato. Tra le cose complicate ci sono state forse un po’ di gaffe nelle comunicazioni, Toninelli è stato massacrato dal sistema mediatico e secondo me dietro c’è la mano dei Benetton, dopo quello che è successo a Genova.
‘I sondaggi lasciano il tempo che trovano: io consiglio di guardarli poco’, è il commento dell’ex deputato grillino alla domanda su cosa possa succedere al governo dopo le europee considerata la crescita della Lega afferma che non è scontato che ci sia un ribaltamento delle forze che formano il governo. Fino ad oggi l’Europa non si è mai unita, era un consesso di burocrati. Se il M5S odiasse l’Europa, non si presenterebbe alle Europee. Le priorità arrivati a Bruxelles saranno che l’Europarlamento deve avere più potere; l’Ue deve avere un seggio permanente al Consiglio di Sicurezza dell’Onu; si deve intervenire sui ‘costi ridicoli su questa istituzione’.
Arianna Manzi