Il punto riguardante la nomina di Luigi Di Maio come inviato dell’Ue nel Golfo, a quanto si apprende, approderà al tavolo degli ambasciatori del Comitato politico e di sicurezza nella riunione del 27 aprile. Si tratta di un punto procedurale per il quale in via teorica non è prevista la discussione. Sarà questo il primo step per la ratifica della nomina dell’ex ministro degli Esteri italiano, che si concluderà alcune settimane dopo con l’approvazione formale del Consiglio Ue.
“Dopo un’attenta valutazione, considero Luigi Di Maio il candidato più adatto” per l’alto rappresentante Ue, Josep Borrell, nella lettera inviata agli Stati membri per indicare la nomina dell’ex ministro degli Esteri. “In quanto ex ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio ha il necessario profilo politico a livello internazionale per questo ruolo”.
Nella missiva ai Ventisette, l’Alto rappresentante sottolinea che “gli ampi contatti” di Di Maio “con i Paesi del Golfo gli permetteranno di impegnarsi con gli attori rilevanti al livello appropriato. Dobbiamo mantenere lo slancio del nostro impegno rafforzato con il Golfo: per questo conto sul sostegno a Di Maio per attutare la nostra partnership strategica con i partner del Golfo”, aggiunge Borrell, proponendo la nomina dell’ex ministro degli Esteri come rappresentante speciale “per un periodo iniziale di 21 mesi, dal primo giugno 2023 fino al 28 febbraio del 2025”.
La lettera nella quale l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, indica Luigi Di Maio come inviato Ue per il Golfo dà inizio alla fase di selezione, successiva a quella meramente tecnica, che ha visto l’ex ministro degli Esteri superare i candidati concorrenti. La ratifica della nomina di Di Maio non era prevista in occasione del Consiglio Affari esteri di Lussemburgo di lunedì 24 aprile, ma in ogni caso, non si avrà in tempi brevissimi. La ratifica va vidimata dai 27 Stati membri. Le stesse fonti rimarcano che la decisione di nominare l’inviato Ue in regioni extra-Ue spetta in via esclusiva all’Alto rappresentante Ue.
“La nomina di Luigi Di Maio a inviato speciale nel Golfo è una prerogativa dell’Alto rappresentante Josep Borrell, non è una scelta del governo italiano, non sono cose che ci riguardano”, ad affermarlo il ministro degli Esteri Antonio Tajani arrivando al Consiglio Affari esteri di Lussemburgo.
“La scelta dell’Alto Rappresentante per la Politica estera Ue Josep Borrell di nominare Luigi Di Maio quale inviato speciale dell’Ue per il Golfo non è stata avallata né sostenuta in alcun modo dal Governo Meloni”, dichiara la delegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento europeo. “Borrell ha compiuto una scelta certamente legittima sul piano formale ma che, a fronte del mutato quadro politico, avrebbe dovuto avere la sensibilità di confrontare con il nuovo governo, il quale peraltro è impegnato fin dal suo insediamento a normalizzare i rapporti con alcuni stati del Golfo dopo le tensioni diplomatiche sorte proprio negli ultimi anni; non possiamo che esprimere, quindi, un giudizio negativo sulla gestione dell’intera vicenda”.
L’ex leader grillino, bocciato dagli elettori, protagonista in negativo di gaffe e missioni diplomatiche, riappare sulla scena. La notizia – dopo l’annuncio di Josep Borrell – scatena un mare di critiche. E forse per ridimensionare la portata delle polemiche, arriva da un portavoce dell’esecutivo belga una sorta di errata corrige: «La Commissione europea non ha annunciato nulla», si ricorda che «la procedura per la scelta e la nomina del rappresentante speciale Ue per il Golfo non è ancora completata. E, poiché si tratta di una questione riservata interna al Consiglio, non vogliamo commentarla pubblicamente».
Fratelli d’Italia-Ecr sottolinea che la scelta «non è stata avallata, né sostenuta in alcun modo dal Governo Meloni». In una nota specifica: «Borrell ha compiuto una scelta certamente legittima sul piano formale, ma che, a fronte del mutato quadro politico, avrebbe dovuto avere la sensibilità di confrontare con il nuovo governo. Il quale, peraltro, è impegnato fin dal suo insediamento a normalizzare i rapporti con alcuni stati del Golfo dopo le tensioni diplomatiche sorte proprio negli ultimi anni. Non possiamo che esprimere, quindi, un giudizio negativo sulla gestione dell’intera vicenda».
L’ipotesi di Borrell, alto esponente Ue, che definisce Di Maio adatto a fare il rappresentante europeo nel Golfo «è assurda e vergognosa», commenta Maurizio Gasparri. «Squalifica chi la propone e l’Unione europea stessa. Di Maio è del tutto inadeguato. Il solo fatto di prenderlo in considerazione mette nel ridicolo chi lo fa. Basta con questi incapaci acchiappa-poltrone. Di Stefano, grillino ex sottosegretario, avrebbe avuto un incarico violando le leggi sul conflitto di interessi. E ora Di Maio ambisce a ruoli che non è in grado di svolgere. Chi può impedisca questo sconcio. Lo diremo in tutte le sedi. Il Golfo richiede persone serie non nullità come Di Maio». «Gli italiani», sottolinea a sua volta la Lega, «hanno votato: hanno scelto e continuano a scegliere il centrodestra, non sinistra o grillini. Quella di Bruxelles è una indicazione vergognosa, un insulto all’Italia ed a migliaia di diplomatici in gamba».