Il portale istituzionale del ministero dello Sviluppo economico è stato già aggiornato: Salvatore Barca, fedelissimo del vicepremier Luigi di Maio, è stato ‘promosso’ segretario generale al Mise. In meno di 4 mesi ha bruciato le tappe: passando dalla guida della segreteria del ministro alla segreteria generale del Mise: un ruolo apicale nella Pubblica amministrazione.
E anche lo stipendio cresce per Barca, che non è solo un burocrate di Stato ma l’uomo più vicino a Di Maio. Barca, originario di Volla (comune a 7 Km da Pomigliano D’Arco), segue Di Maio dai tempi della vicepresidenza della Camera. E’ stato l’ideatore del progetto del Microcredito ma soprattutto a lui sono affidati i dossier politici più delicati. Grazie a Di Maio e al m5S ha trovato anche l’amore: Barca è il compagno di Assia Montanino, attivista di Pomigliano D’Arco assunta da Di Maio al Ministero del Lavoro come segretaria particolare.
Quanto guadagnerà Barca con l’incarico di segretario generale? Uno stipendio niente male, superiore ai 149 mila euro intascati come da capo della segreteria. Secondo i dati i 18 dirigenti generali guadagnano tutti almeno 198-200mila euro, ma la maggior parte sta in media sui 210mila euro, con punte fino a 217mila. Ai tempi dell’ex ministro Carlo Calenda, il segretario generale Andrea Napoletano aveva una retribuzione che oscillava tra 198mila e 207mila. Uno compenso che sfiora quello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che intasca 239 mila euro l’anno.
Però sulla nomina di Barca incombe lo spettro della Corte dei Conti: la nomina di segretario generale del Ministero dello Sviluppo economico, una figura tecnico-amministrativa, non rientra nelle nomine fiduciarie di diretta collaborazione, e’ stato scelto Salvatore Barca, che non soltanto e’ un fedelissimo del vicepremier, gia’ collaboratore del gruppo del Movimento 5 stelle alla Camera per 5 anni, ma risulta essere un semplice funzionario del ministero. Barca non risulta aver superato alcun concorso per essere dirigente ne’ di prima ne’ di seconda fascia, ma di Maio lo ha promosso con un triplo salto fino a massimo dirigente di uno dei ministeri piu’ impegnativi del Governo.
E’ davvero cosi’? Davvero Barca e’ solo un funzionario? E allora come ha fatto la Corte dei Conti a dare il via libera a una nomina del genere? E come hanno fatto le strutture della presidenza del Consiglio a far passare la nomina di Barca in Consiglio dei ministri, senza alcun rilievo, scrive su Facebook il deputato del Partito democratico Ubaldo Pagano.