Di Maio: Via i raccomandati che lavorano in RAI

Salvini dichiara guerra ai Rom. Di Maio ai raccomandati. Il vice premier dal salotto di Porta a Porta, ospite di Bruno Vespa, cerca di uscire dal cono d’ombra mediatico lanciando la crociata contro i raccomandati nella Pubblica Amministrazione. Senza escludere quelli, se ci fossero, che lavorano in Rai.  A quanto pare pensa ad una sorta di lista di prescrizione ma non si comprende come dovrebbe essere stilata.

Ha bisogno di riconquistare la visibilità mediatica di un tempo oggi ad appannaggio del suo alleato di governo Matteo Salvini e lo fa utilizzando temi forti che piacciono soprattutto ai suoi elettori. “Ci sono altri censimenti da fare”, rispondendo implicitamente al leader della Lega e sono “politici”, dice il leader del a Bruno Vespa. Ed ecco la proposta. “Occorre censire tutti i raccomandati che abbiamo nella pubblica amministrazione e anche quelli che sono in Rai. Dobbiamo ristabilire il principio della meritocrazia”. Ok la meritocrazia in tutti gli ambiti della Pa ma quella sulla Rai, a pochi giorni dal rinnova del Cda, ha suscitato non poche reazioni da mezzo mondo politico. “Schedare i dipendenti Rai? Mai si erano sentiti toni del genere, così intimidatori, anche contro i dipendenti della pubblica amministrazione. Ecco perché Luigi Di Maio ha tenuto la delega alle Comunicazioni. Come fa il presidente Fico a non prendere le distanze?”, ha commentato su Facebook il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi. “Di Maio è ossessionato dal controllo di Viale Mazzini e dalla lottizzazione delle poltrone – prosegue Anzaldi – le sue dichiarazioni umiliano tutti i dipendenti del servizio pubblico e sono l’ennesima gravissima intimidazione, dopo le minacce di epurare i direttori”. Ma non c’è solo la crociata ai raccomandati. Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico vuole continuare la lotta per i taglio dei vitalizi. “Ho incontrato il presidente Inps Boeri – ha spiegato – Voglio creare un fondo in cui far confluire il taglio vitalizi degli ex parlamentari e il taglio delle pensioni d’oro. Questo fondo lo destineremo ai pensionati minimi. E una questione di giustizia sociale”. E nei suoi pensieri non manca il reddito di cittadinanza che Di Maio spera di “portare nella legge di bilancio a fine anno”. A riguardo vuole imitare la struttura dei centri creati in Germania che ‘ha ben funzionato”.

Circa Ge.Ne.

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