Venerdì 15 settembre alle 17.30 al Ridotto del Mercadante
si terrà la presentazione del libro
Fabrizia Ramondino
Modi per sopravvivere. Gli scritti politici
a cura di Mirella Armiero
Collana di pensiero radicale diretta da Goffredo Fofi
Edizioni e/o
interverranno
Roberto Andò, Goffredo Fofi, Livia Patrizi
Alessio Forgione, Mirella Armiero
modera Davide D’Urso
Il pensiero di Fabrizia Ramondino si riverbera con forza in questa antologia di testi che ripercorrono il suo impegno politico e toccano temi attuali, dall’uso delle armi ai diritti umani.
Su Fabrizia Ramondino – la grande scrittrice scomparsa nel 2008 alla quale il Teatro Nazionale di Napoli diretto da Roberto Andò dedica dal 2022 il progetto di allestimenti dei suoi testi teatrali inediti come Villino bifamiliare messo in scena da Arturo Cirillo e proseguito nel 2023 con Stanza con compositore, donne, strumenti musicali, ragazzo diretto da Mario Martone – venerdì 15 settembre al Ridotto del Mercadante alle 17.30 verrà presentato il libro Fabrizia Ramondino. Modi per sopravvivere. Gli scritti politici a cura di Mirella Armiero, pubblicato da Edizioni e/o nella Collana di pensiero radicale diretta da Goffredo Fofi.
Un’occasione preziosa per conoscere ed approfondire l’universo “dell’impegno politico” della scrittrice attraverso testi, interventi e saggi comparsi su riviste, quotidiani e pubblicazioni varie nel corso degli anni ’70, precedenti il suo esordio narrativo segnato dal romanzo Althénopis nel 1981.
Dei testi “politici” dell’intellettuale napoletana ne parleranno il direttore Roberto Andò, lo scrittore e intellettuale Goffredo Fofi, la danzatrice Livia Patrizi, figlia della Ramondino, lo scrittore Alessio Forgione e, naturalmente, la curatrice del volume Mirella Armiero. Modera il dibattito lo scrittore Davide D’Urso.
«Fabrizia Ramondino parla ancora ai lettori contemporanei. Un discorso politico come il suo (nel senso più alto del termine) manca quasi completamente nel panorama degli scrittori italiani di questi anni. “Modi per sopravvivere” è un’antologia di testi che ripercorre temi e tappe del suo impegno, mai disgiunto dall’attività di narratrice.
Dall’esordio nel 1977 con l’inchiesta sui disoccupati organizzati che con la sua forma peculiare occupa un posto di rilievo nella letteratura del genere per originalità e spessore e merita una attenta rilettura, fino agli articoli per quotidiani e periodici sui temi ancora così cruciali della guerra e della decolonizzazione.
Come accade a pochi altri intellettuali, tra Fabrizia Ramondino e l’oggetto delle sue indagini o dei suoi racconti non c’è alcuna presa di distanza, nessuna espressione giudicante. L’ascolto le è sempre parso necessario, ineludibile. La sua visione del mondo resta basata sullo scambio, sulla capacità di non ritrarsi di fronte al dolore, proprio e altrui, come risulta evidente in un testo oggi di bruciante attualità, in cui Ramondino esprime non solo la sua posizione radicale contro le armi ma, nello specifico, una forte preoccupazione per la diffusa, avanzante sfiducia nella formalizzazione istituzionale dei diritti umani.
Tra gli altri temi trattati dalla scrittrice, la questione pedagogica; lo sviluppo del Mezzogiorno; i problemi di Napoli, dal degrado dei Quartieri spagnoli fino alla crisi dei rifiuti del 2008, in uno dei suoi ultimi articoli.»
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Info www. teatrodinapoli.it