Sono arrivati i nuovi modelli per la Dichiarazione dei redditi 2021. Sono online, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, i modelli che le persone fisiche, le società e gli enti non commerciali dovranno compilare e inviare in occasione dell’appuntamento fiscale più importante.
Sono disponibili, sul sito delle Entrate, nella sezione ad hoc dedicata ai modelli, sia la nuova versione Redditi 2021 per le persone fisiche, sia quelle aggiornate per gli Enti non commerciali, le Società di persone, le Società di capitali, Irap e Consolidato nazionale mondiale, con le relative istruzioni, da utilizzare per il periodo d’imposta 2020.
730 per dipendenti e pensionati
Ricordiamo che per i lavoratori dipendenti e i pensionati il modello per la Dichiarazione dei redditi è il 730.
In questo caso il contribuente non deve eseguire calcoli e ottiene il rimborso dell’imposta direttamente nella busta paga a partire dal mese di luglio, o nella rata di pensione a partire dal mese di agosto o settembre. Se, invece, deve versare delle somme, queste vengono trattenute dalla retribuzione nel caso del lavoratore, a partire dal mese di luglio, o dalla pensione a partire dal mese di agosto o settembre, direttamente nella busta paga.
L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione, in una specifica area del suo sito internet, il 730 precompilato, a cui si accede utilizzando il codice Pin dei servizi telematici (Fisconline) oppure un’identità SPID (Sistema Pubblico dell’Identità Digitale) o CIE (carta di identità elettronica) o utilizzando anche le credenziali dispositive rilasciate dall’Inps o una Carta nazionale dei servizi.
Possono utilizzare il modello 730 i contribuenti che nel 2020 hanno percepito:
- redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (per esempio contratti di lavoro a progetto)
- redditi dei terreni e dei fabbricati
- redditi di capitale
- redditi di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la partita Iva (per esempio prestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitualmente)
- redditi diversi (per esempio, redditi di terreni e fabbricati situati all’estero)
- alcuni dei redditi assoggettabili a tassazione separata (per esempio, i redditi percepiti dagli eredi – a esclusione dei redditi fondiari, d’impresa e derivanti dall’esercizio di arti e professioni).
- possono presentare il modello 730, anche in assenza di un sostituto d’imposta tenuto a effettuare il conguaglio, i contribuenti che nel 2020 hanno percepito redditi di lavoro dipendente, redditi di pensione e/o alcuni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e che nel 2021 non hanno un sostituto d’imposta che possa effettuare il conguaglio. In questo caso nel riquadro “Dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio” va barrata la casella “Mod. 730 dipendenti senza sostituto”.
Le novità del modello Redditi per le persone fisiche
Diverse, dicevamo, le novità nel modello Redditi di quest’anno riferiti al 2020. Confermata per l’anno 2020 anche la rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni e dei beni d’impresa. Tra le principali novità, oltre a quelle di cui vi abbiamo parlato qui, nel modello Redditi per le persone fisiche, da presentare in via telematica entro il 30 novembre 2021, sono presenti:
- Superbonus 110%
- riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente
- misure di contrasto all’emergenza Covid
- Bonus facciate
- Bonus vacanze
- credito d’imposta per l’acquisto di monopattini elettrici e servizi per la mobilità elettrica
- destinazione 2 per mille alle associazioni culturali.
Le novità del modello Redditi per Enti non commerciali, Società di persone, Società di capitali e Consolidato nazionale e mondiale
Nei modelli Redditi troviamo:
- credito d’imposta ricerca, sviluppo e innovazione e quello per gli investimenti in beni strumentali nel territorio dello Stato
- crediti d’imposta istituiti per fronteggiare l’emergenza Covid, tra cui:
- credito per botteghe e negozi
- credito per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda
- credito per le spese per l’adeguamento degli ambienti di lavoro.
Irap per le imprese
La dichiarazione Irap, lo ricordiamo, è utilizzata per dichiarare l’imposta regionale sulle attività produttive.
Presupposto dell’imposta, il cui periodo coincide con quello valevole ai fini delle imposte sui redditi, è l’esercizio abituale, nel territorio delle regioni, di attività autonomamente organizzate dirette alla produzione o allo scambio di beni o alla prestazione di servizi.
L’attività esercitata dalle società e dagli enti, compresi gli organi e le amministrazioni dello Stato, costituisce in ogni caso presupposto d’imposta.
Devono presentare la dichiarazione Irap:
- le persone fisiche esercenti attività commerciali titolari di redditi d’impresa
- le persone fisiche esercenti arti e professioni titolari di redditi di lavoro autonomo
- gli esercenti attività di allevamento di animali e che determinano il reddito secondo un particolare calcolo (descritto nell’articolo 56, comma 5 del Tuir) che tiene conto del numero dei capi allevati
- coloro che esercitano attività di agriturismo e che, per la determinazione del reddito, si avvalgono del relativo regime semplificato
- le società semplici, in nome collettivo e in accomandita semplice e quelle equiparate, comprese le associazioni costituite tra persone fisiche per l’esercizio in forma associata di arti e professioni
- le società e gli enti soggetti all’imposta sul reddito delle società (Ires) cioè le società per azioni e società in accomandita per azioni, Srl, società cooperative e di mutua assicurazione; i trust e gli enti pubblici e privati diversi dalle società, residenti nel territorio dello Stato, che hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali; le società e gli enti di ogni tipo, compresi i trust, con o senza personalità giuridica, non residenti nel territorio dello Stato, per l’attività esercitata nel territorio delle regioni per un periodo di tempo non inferiore a tre mesi mediante stabile organizzazione
- gli enti privati diversi dalle società e i trust, residenti nel territorio dello Stato che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali
- gli enti non commerciali, compresi i trust, società semplici e associazioni equiparate, non residenti, che hanno esercitato nel territorio dello Stato, per un periodo non inferiore a tre mesi, attività rilevanti agli effetti dell’Irap mediante stabile organizzazione, oppure che hanno esercitato attività agricola nel territorio stesso
- le Amministrazioni pubbliche.
Sono invece esonerati dalla dichiarazione Irap:
- i contribuenti esercenti attività d’impresa, arti o professioni che hanno aderito al regime forfetario agevolato
- i contribuenti esercenti attività d’impresa, arti o professioni che abbiano aderito al regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità
- gli incaricati di vendita a domicilio soggetti alla ritenuta a titolo d’imposta.
Le novità del modello Irap
Nel modello Irap per Enti non commerciali, Società di persone, Società di capitali e Consolidato nazionale e mondiale le novità più rilevanti sono:
- rivalutazione generale dei beni d’impresa e delle partecipazioni
- rivalutazione generale per il settore alberghiero e termale
- nel modello Irap credito d’imposta riconosciuto al locatore in caso di esercizio del diritto di riscatto degli alloggi di edilizia sociale da parte del conduttore
- prospetto in caso di versamenti sospesi per l’emergenza Covid
- riduzione del 50% dell’imposta sul reddito e dell’Irap per le imprese che svolgono l’attività nel comune di Campione d’Italia.