Il 19enne partecipa a una rissa e quando si trova di fronte ad un Carabiniere in borghese, che cerca di calmare gli animi, lo colpisce con un pugno alla testa. Così, con l’accusa di resistenza a Pubblico Ufficiale, è stato arrestato un ragazzo della val di Non.
Era da poco passata la mezzanotte di ieri, quando due comitive di giovani della zona, che si apprestavano a lasciare un locale pubblico di Ossana, sono venute alle mani, per vecchie ruggini, presumibilmente riconducibili a futili questioni di campanilismo. Tra i gruppi di ragazzi, non ancora maggiorenni, non è stato chiaro se abbia prevalso l’effetto di qualche bicchiere di troppo o le avances nei confronti di qualche ragazza, ma dalle parole, in un lampo, si è passati agli spintoni e poi ai pugni.
Tra gli avventori presenti alla situazione, che stava degenerando, c’erano anche due carabinieri della Stazione di Vermiglio, liberi dal servizio e in abiti civili, che hanno chiesto rinforzi alla Centrale Operativa della Compagnia di Cles e sono subito intervenuti per placare gli animi, qualificandosi, ma ciò non è bastato. Il 19enne, tra i più agitati del gruppo, ha perso il controllo e per sottrarsi all’identificazione, si è scagliato contro un Carabiniere. Lo ha colpito con un pugno alla testa, procurandogli un lieve ematoma e ha cercato di fuggire. La determinata reazione del Militare, supportato dal commilitone, ha consentito di bloccare l’aspirante pugile, traendolo in arresto. Per finire, il sopraggiungere di una gazzella dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Cles e di un equipaggio della Stazione di Malè ha consentito di riportare la calma nel locale. I Militari intervenuti hanno identificano 5 delle dieci persone coinvolte nella zuffa, mentre i Carabinieri di Malè sono sulle tracce delle rimanenti, che nella concitazione del primo intervento sono riuscite ad allontanarsi, per fare piena luce sulle reali origini dello scontro. Tra gli identificati, alcuni minorenni, di cui qualcuno già segnato da piccoli precedenti, che -al pari dell’arrestato- dovranno difendersi dall’accusa di rissa aggravata e rischiano fino a 5 anni di reclusione.