Ancora tensione sul caso Diciotti mentre è in corso la seduta della Giunta per le Immunità del Senato che dovrà iniziare a vagliare la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il presidente della Giunta, Maurizio Gasparri, avrebbe proposto 7 giorni di tempo per sentire Salvini sul caso Diciotti. Ora quest’ultimo potrà chiedere di essere ascoltato o presentare una memoria.
Intanto il senatore Mario Giarrusso, componente della Giunta, in una nota fa sapere che “il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il vicepresidente Di Maio e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Toninelli depositeranno una memoria, spiegando che sul caso Diciotti ci sia stata una decisione che coinvolge tutto il Governo, con responsabilità anche di altri ministri e del Presidente Consiglio stesso”.
Nonostante le rassicurazioni di fonti della maggioranza sulla tenuta del governo. Con lo stesso premier, Giuseppe Conte, che fa sapere di non essere preoccupato, a segnalare comunque che il tema è caldo c’è l’intervento del governatore del Carroccio del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga: “Dal mio punto di vista c’è da rimettere in discussione tutto”, dice intervistato a Radio anch’io alla domanda se il governo cada nel caso in cui M5s voti sì all’autorizzazione a procedere. “Bisogna capire se il Parlamento condivide le politiche del Governo, non solo di Salvini. Se così non fosse, è chiaro che bisognerebbe fare una seria riflessione. Non si sta parlando di un processo a Salvini perché ha messo l’auto in divieto di sosta”.
Parole che seguono di poco la presa di posizione del pentastellato Carlo Sibilia che aveva evidenziato: “Se il caso andrà in Aula voteremo sì. M5s non ha mai negato il processo a un politico”.