E’ il giorno della verità per l’alleanza gialloverde che sostiene il governo Conte. Al Senato si vota sulla richiesta di autorizzazione a procedere della Procura del Tribunale dei ministri contro Matteo Salvini. Il ministro dell’Interno è accusato di sequestro di persona aggravato per i 177 migranti costretti per giorni a bordo della nave Diciotti. Il presidente della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari di Palazzo Madama, Maurizio Gasparri, ha proposto di respingere la richiesta della Procura. Il vicepremier, secondo Gasparri ma anche per Lega, M5S, Forza Italia e Fratelli d’Italia, ha agito per il bene del Paese e comunque, nell’ambito della volontà politica collettiva del governo. L’esito del voto è scontato, servono 161 voti e ci saranno tutti, ma i riflettori sono tutti puntati sugli scranni del M5S per vedere quanti dissidenti ci saranno.
A preoccupare non sono solo le senatrici, Fattori e Nugnes che hanno finora manifestato la loro intenzione di votare sì all’autorizzazione a procedere per Salvini, ma si parlerebbe anche di qualche altro dissidente. Una parte di questi sarebbero tentati di uscire dall’Aula o risultare assenti per evitare scontri diretti con il movimento. Anche perché il capogruppo in Senato Stefano Patuanelli ha avvertito che chi vota in dissenso da quanto deciso dalla piattaforma è fuori. Una eventualità, quest’ultima, da ‘maneggiare con cura’ perché le espulsioni dal Movimento renderebbero sempre più risicati i numeri della maggioranza gialloverde in Senato. La partita di oggi, comunque, è più politica che numerica che si arricchisce con il caso della nave Mare nave Mare Jonio sotto sequestro a Lampedusa.