‘Diciotti’ tra Bergamini e Cirielli

‘Le regole sull’immigrazione purtroppo sono cambiate nei fatti ma non nei dossier diplomatici. E’ vero che l’Italia non può farsi carico da sola di tutti i migranti irregolari che arrivano sulle nostre coste ma il braccio di ferro che si sta consumando sulla Diciotti, in assenza di una strategia condivisa, rischia di trasformarsi in un boomerang e di isolarci ancora di più, come testimonia l’esito del summit ieri a Bruxelles. Il premier Conte ha parlato di passi indietro ma in realtà non ci sono mai stati passi in avanti. Il governo gialloverde deve decidere se fare una prova di forza su ogni barcone che si avvicina alle coste italiane o sedersi ai tavoli europei per ridefinire da zero le regole sulla gestione dei flussi migratori. Certo è che bisogna avere anche autorevolezza per pesare sui partner europei e un Paese su cui pesano tutte le incertezze di una politica economica molto confusa non può che risultare inaffidabile. Qui non si tratta di farsi mettere i piedi in testa dall’Europa, ma di presentarsi nei consessi decisionali con proposte chiare, percorribili e razionali’, osserva Deborah Begamini.

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