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Ci sono partite che possono cambiarti una stagione, soprattutto se riesci a battere la seconda in classifica, nel proprio territorio e mortificandola anche. È successo allo Spezia che, di scena all’Armando Picchi di Livorno, ha travolto i labronici con una prestazione sontuosa e perfetta. Del resto mister Serena può puntare sempre su dei giocatori che sono un lusso per questa categoria, ma c’è un’altra squadra che può vantare nel proprio organico due attaccanti che nella scorsa stagione hanno militato nelle due formazioni che hanno stravinto il campionato cadetto? E si sta parlando di due bomber come Sansovini e Antenucci che difficilmente si sono guadagnati le copertine nel corso di avventure così esaltanti, il primo oscurato dagli Insigne e dagli Immobile di turno, il secondo rimasto nell’ombra di Bianchi. Ma è stato anche grazie a loro che Pescara e Torino hanno ottenuto la promozione, e ora, pur meritando uno spazio nella massima serie, stanno facendo le fortune dello Spezia e chissà che non possano inserire un’altra perla nel proprio curriculum. Intanto si sono fatti beffe di un Livorno il cui cammino finora era stato da applausi, tant’è che è l’unica squadra che ha provato a tenere botta al Sassuolo, ma è crollato in casa sotto i colpi dei liguri. Un pokerissimo si può commentare solo celebrando la partita perfetta dello Spezia che ha raggiunto in classifica Ternana e Varese, a due punti dal Verona e a tre proprio dal Livorno. A firmare la grande notte degli aquilotti sono stati i due grandi bomber Antenucci (con una doppietta) e Sansovini, più Bovo e Di Gennaro, per la squadra di Nicola il gol della bandiera porta la firma di Paulinho. Ma non c’è stata proprio partita, gli amaranto devono solo interrogarsi su questa Caporetto casalinga, perché subire cinque reti in questo modo è a dir poco terrificante. Allo Spezia, uscito con gli onori della cronaca, manca ancora quella continuità che occorre per insediarsi stabilmente nelle zone alte, ma questa squadra ha un organico in grado di lottare fino all’ultimo per la promozione. Nella serata di Livorno probabilmente può essere arrivato il convincimento definitivo della propria forza e competitività.
Maurizio Longhi
