La dislessia è un disturbo del neurosviluppo che riguardano la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente che si manifestano con l’inizio della scolarizzazione.
Questi disturbi – sottolinea l’Associazione italiana dislessia – “dipendono dalle diverse modalità di funzionamento delle reti neuronali coinvolte nei processi di lettura, scrittura e calcolo” e “non sono causati né da un deficit di intelligenza né da problemi ambientali o psicologici o da deficit sensoriali”.
Tra gli altri disturbi dell’apprendimento ci sono la disortografia (riguarda la scrittura e si manifesta con difficoltà nella competenza ortografica e nella competenza fonografica), disgrafia (difficoltà nell’imparare a scrivere), e discalculia (disturbo specifico dell’abilità di numero e di calcolo che si manifesta con una difficoltà nel comprendere e operare con i numeri).
La diagnosi di dislessia può essere fatta solo verso la fine della seconda elementare, ma alcuni indicatori precoci possono essere individuati già dai 4 o 5 anni di età del bambino. Già dall’inizio della scuola elementare un bimbo con questi indicatori impara a leggere con estrema difficoltà, commette molti più errori dei suoi compagni di classe e mostra una lettura stentata e poco fluida. Problematiche che dal punto di vista emotivo possono manifestare ansia, rifiuto per la scuola o malesseri fisici in corrispondenza delle verifiche a scuola.
I sintomi che devono essere presenti per poter fare una diagnosi di dislessia sono una lettura delle parole imprecisa o lenta e faticosa e una difficoltà nella comprensione del significato di ciò che viene letto, che risultano in abilità scolastiche notevolmente inferiori a quanto normalmente atteso per l’età del bambino.
La diagnosi, spiega l’Associazione italiana dislessia, deve essere fatta “da specialisti esperti mediante specifici test standardizzati e condivisi, in linea con le indicazioni della Consensus conference, del Panel di aggiornamento e revisione della Consensus Conference e dell’Istituto superiore di sanità”.
Per sensibilizzare è in corso la Settimana Nazionale della Dislessia: una sette giorni, dall’1 al 7 ottobre, organizzata dall’Aid, associazione principale che si occupa di questo disturbo, in contemporanea con la European Dyslexia Awareness Week, promossa dalla European Dyslexia Association (Eda). Tanti gli incontri e gli eventi che, anche nel fine settimana, approfondiranno il tema dei disturbi specifici dell’apprendimento.