Un giovane su tre è senza lavoro con un mercato del lavoro sempre più off limits per le donne. Il quadro disegnato dall’Istat sulla disoccupazione italiana indica numeri allarmanti: secondo l’istituto di statistica a settembre il tasso di disoccupazione ha sfondato il muro dell’8% attestando all’8,3% tornando ai livelli di novembre del 2010. Il numero complessivo degli italiani senza lavoro raggiunge la ragguardevole cifra di 2.080.000. A settembre2011 in Italia il numero degli occupati erano 22,911 milioni, in calo dello 0,4% pari ad 86 mila unità in meno rispetto ad agosto. A stare peggio di tutti sono i giovani compresi tra i 15 e i 24 anni, soprattutto se sono meridionali. Il numero dei disoccupati di questa fascia d’età ha toccato il mese scorso il tetto più alto dal 2004 arrivando al 29,3%. Insomma un giovane su tre è senza lavoro e ad essere penalizzato è sempre il mezzogiorno con punte che in alcune province sfiorano il cinquanta per cento.
Critica la situazione femminile del mercato del lavoro. Il gentil sesso non solo non riesce a trovare un impiego ma spesso rinuncia, perché scoraggiato, anche a cercarlo. A settembre, infatti, il tasso d’inattività femminile si è collocato al 48,9% contro il 26,9% di quella maschile: quasi una donna su due, tra i 15 e i 64 anni, è dunque inattiva.
Il tasso di disoccupazione delle donne si è attestato, sempre a settembre, al 9,7% contro il 7,4% di quella maschile. Rispetto all’anno precedente il tasso di disoccupazione maschile sale di 0,2 punti percentuali e quello femminile di 0,3 punti percentuali.
L’inattività aumenta dello 0,1% in confronto al mese precedente sia nella componente maschile sia in quella femminile; nei dodici mesi gli uomini inattivi diminuiscono dello 0,2%, mentre le donne inattive aumentano dello 0,5%.