È ormai il settimo giorno di ricerche dopo la scomparsa del piccolo Gioele, il figlio della dj trovata morta due giorni fa in un boschetto a Caronia. Le operazioni di vigili del fuoco, protezione civile, polizia, finanza e carabinieri con cani molecolari e droni sono proseguite per tutta la notte.
Oggi le ricerche si concentreranno su una nuova zona. Più di 500 ettari sono stati passati al setaccio, senza che venisse trovata alcuna traccia del bimbo di 4 anni. Nulla di fatto nemmeno in pozzi, rifugi e casolari dell’area circostante l’autostrada A20 dove Viviana Parisi ha avuto l’incidente.
Gli investigatori ascolteranno gli operai del furgone della ditta di manutenzione autostradale con cui Viviana si è scontrata nella galleria Turdo, che hanno poi visto la donna allontanarsi.
Sono ancora molti i misteri da chiarire sulla vicenda, uno dei quali è il percorso che Viviana ha seguito prima di trovare la morte. Gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi: la più tragica è quella che vedrebbe la madre uccidere il figlio, seppellirlo e poi suicidarsi. Ma non si esclude la pista dell’omicidio da parte di qualcuno che potrebbe poi aver portato via Gioele.
Un’altra ipotesi è che la donna possa aver affidato il bimbo a qualcuno prima di morire. Non si esclude nemmeno la pista della morte accidentale, o quella per aggressione da parte di animali selvatici. Solo l’autopsia potrà chiarire le cause della morte di Viviana.