Dl Dignità, Di Maio: E’ pronta la versione 2.0″. Polemica con Pd su risarcimento lavoratori

Le critiche di Confindustra e le polemiche con il presidente dell’Inps, Tito Boeri, hanno fatto centro. Il ministro del Lavoro e vicepresidente del consiglio, Luigi di Maio, cambia il decreto dignità. Arriva la versione 2.0. Il numero uno del Movimento 5 Stelle ha annunciato di avere pronto un emendamento sui voucher e di lavorare a una serie di interventi, tra cui uno relativo agli sgravi per le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani, soprattutto nel Sud Italia. “Credo che nascerà un decreto dignità 2.0”, ha detto.

“All’interno del decreto dignità – ha spiegato il ministro – non ci sarà solo una stretta per i contratti a tempo determinato, ma anche incentivi per l’assunzione dei giovani”. “Poi – ha aggiunto – andremo incontro a quelle categorie che ci chiedono più flessibilità nel loro settore”. Sul tema i voucher, Di Maio ha assicurato di aver scritto la norma così da escludere qualsiasi forma di sfruttamento. I buoni lavoro devono essere utilizzati  solo in un “determinato periodo in cui c’è bisogno di un numero di persone più alto. E’ impensabile – ha concluso – che una volta si pagavano con i voucher gli ingegneri, gli avvocati e persino i giornalisti”.

Però scoppia la polemica con il Pd che ha presentato un emendamento per sopprimere l’articolo del decreto dignità che aumenta i risarcimenti per i lavoratori che vengono licenziati ingiustamente.

“Nel dettaglio il decreto dignità porta le mensilità minime di risarcimento da 4 a 6 e quelle massime da 24 a 36. Come si può essere contrari a una norma che dà un giusto indennizzo ai lavoratori che subiscono degli abusi? Il loro emendamento non servirà a nulla perché finalmente ormai sono minoranza, ma il segretario del pd potrebbe spiegare a tutti perché un partito di “sinistra” si schiera contro il riconoscimento di maggiori diritti a chi lavora?”, scrive Di Maio sul proprio profilo di face book.

“Per me è incomprensibile. Da parte nostra continueremo a difendere ed estendere i diritti sociali dei lavoratori e delle lavoratrici, esattamente quello che il pd non ha fatto in tutti questi anni.
Andremo avanti col massimo delle energie perché so che siete con noi, con un governo che finalmente pensa ai cittadini e non alle lobby”, conclude il ministro.

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