Archiviata – tra le polemiche – la manovra economica, il Parlamento torna a discutere. Pomo della discordia questa volta il decreto Semplificazioni, sul quale il governo ha deciso di porre la fiducia scatenando le proteste delle opposizioni.
Il decreto, approvato al Senato lo scorso 29 gennaio, ha superato l’analisi della commissione della Camera. Il governo, come fatto in precedenza, ha deciso di porre la fiducia sul decreto limitando le possibilità di intervento da parte della minoranza del Parlamento. Dopo la comunicazione della decisione da parte di Fraccaro, la Camera è letteralmente insorta contro la maggioranza di governo.
Dal Pd hanno denunciato una vera e propria “espropriazione” dei diritti del Parlamento ad opera del governo. Le critiche vertono tutte verso la stessa direzioni: il Parlamento aveva il dovere e il diritto di discutere ed eventualmente intervenire su un decreto che ha visto intervenire anche Sergio Mattarella. Dure le polemiche anche da parte di Forza Italia, con le critiche che hanno investito Fraccaro e il Movimento Cinque Stelle, visto come principale ostacolo al raggiungimento di un governo di Centrodestra.
Sul caso è intervenuto anche il sindacato della Polizia che con una nota ha voluto mandare un messaggio a Matteo Salvini. “Se l’emendamento dovesse andare avanti per volere della Lega e con quel contenuto lontano dal sentire dei poliziotti, il suo segretario Salvini non dovrà mai più indossare la nostra divisa, avendo ingiustamente infranto il sogno di migliaia di ragazze e ragazzi che volevano e potevano indossarla a buon diritto“, recita la nota come riportato da La Repubblica.