“Domani, domani” di Francesca Giannone

Siamo nel 1959, un’epoca di grandi trasformazioni per l’Italia. Il boom economico porta nuove opportunità e speranze, ma anche nuove sfide e contrasti. La società si evolve, i costumi cambiano, e in questo scenario in mutamento si trovano immersi i protagonisti del nuovo romanzo di Francesca Giannone, Domani, domani: Lorenzo e Agnese Rizzo.

Lorenzo, primogenito dal carattere impulsivo e determinato, rappresenta l’anima ribelle della famiglia. Agnese, secondogenita più riflessiva e sensibile, incarna invece la forza interiore e la tenacia. Entrambi legati da un amore fraterno profondo, vedono nel saponificio di famiglia non solo un luogo di lavoro, ma un simbolo di eredità e identità.

Un giorno, però, la loro vita viene sconvolta da un evento inaspettato: il padre decide di vendere il saponificio. Per Lorenzo e Agnese è come se il mondo crollasse alle loro spalle. La fabbrica, che rappresentava le loro radici e i loro sogni, viene strappata via dalle loro mani, gettandoli in un futuro incerto e pieno di dubbi

Di fronte a questa realtà inevitabile, Lorenzo e Agnese reagiscono in modo radicalmente opposto. Lorenzo, incapace di accettare la perdita, lascia il Salento in cerca di fortuna, deciso a riprendersi ciò che gli appartiene. Agnese, invece, con il cuore ferito ma con una tenacia inaspettata, sceglie di rimanere, trovando la forza di adattarsi alla nuova realtà e di portare avanti l’eredità familiare.

Il romanzo è suddiviso in tre parti distinte.

Il prologo ci introduce ai nonni dei protagonisti, fondatori del saponificio di famiglia. Questo segmento iniziale del romanzo getta le basi per comprendere l’importanza del saponificio, non solo come luogo di lavoro, ma come simbolo delle radici e dell’eredità familiare. Viene narrata anche la tragedia che inizia a incrinare le sorti dell’intera vicenda, una tragedia che si riverbera attraverso le generazioni, preparando il terreno per i conflitti che seguiranno.

La parte centrale del romanzo è il cuore pulsante della narrazione. Qui conosciamo meglio Lorenzo e Agnese, i loro caratteri, le loro aspirazioni e il loro profondo amore per la fabbrica di famiglia. Lorenzo, impulsivo e determinato, vede nella fabbrica il suo futuro e la sua identità. Agnese, più riflessiva e resiliente, cerca di adattarsi ai cambiamenti, trovando forza nelle sue radici. La vendita del saponificio da parte del padre è l’evento che sconvolge le loro vite, costringendo i due fratelli a prendere strade diverse e a confrontarsi con le proprie paure e ambizioni. Questa parte del romanzo esplora in profondità le dinamiche familiari e le difficoltà di comunicazione che spesso portano a incomprensioni e fraintendimenti.

Lorenzo e Agnese sono due adolescenti molto diversi. Fin dalle prime pagine, il lettore è portato a empatizzare con loro, a capire le loro scelte pur non sempre condividendole, a sentirne le insicurezze, a gioire e soffrire con loro. Lorenzo, con la sua determinazione e il suo desiderio di riprendere il controllo della propria vita, rappresenta il coraggio di affrontare le avversità. Agnese, con la sua resilienza e la capacità di trovare forza nelle proprie radici, simboleggia la capacità di adattarsi ai cambiamenti.

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Domani, domani

  • Giannone, Francesca (Autore)

I due protagonisti faticano a capire la scelta del padre, e sono molte le incomprensioni che ne seguiranno. Il padre, in realtà, decide di vendere il saponificio per inseguire il suo sogno personale, ma i fratelli non lo capiscono. Agnese, col tempo, riuscirà a comprendere suo padre e le sue motivazioni, mentre Lorenzo porterà rancore e rabbia per molto tempo.

“Di colpo, Agnese provò verso suo padre un moto di profonda tenerezza e vicinanza, come se, per la prima volta, in una sorta di folgorazione, lo avesse visto per quel che era: non solo un padre, ma anche un uomo, un essere umano come tutti… e come lei. Forse anche lui si è chiesto tante volte: «Ma cosa c’è che non va, in me?»”

Questa consapevolezza permette ad Agnese di fare pace con il passato e trovare un modo per andare avanti, integrando la nuova realtà con la sua eredità familiare. La capacità di Agnese di comprendere e perdonare il padre rappresenta una crescita emotiva significativa nel romanzo, contrapposta alla strada più dura e piena di conflitti intrapresa da Lorenzo.

L’epilogo del romanzo ci offre uno sguardo sulle vite di Lorenzo e Agnese ormai adulti. Le loro esperienze e le scelte fatte lungo il cammino li hanno cambiati profondamente. Il finale lascia intravedere una speranza per il futuro, ma anche un senso di incompiuto, un vuoto lasciato dalle decisioni non chiarite e dalle parole non dette. Questo riflette una realtà universale: le scelte e le omissioni possono lasciare segni indelebili.

Il tema della famiglia e dei legami che la tengono unita è centrale nel romanzo. La relazione tra Lorenzo e Agnese è complessa e stratificata, fatta di affetto, incomprensioni e divergenze. La loro storia è quella di due persone che vogliono la stessa cosa ma che scelgono percorsi diversi per ottenerla. Questo li porta a confrontarsi con sé stessi e con ciò che veramente desiderano.

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