Domenica 15 ottobre accensione straordinaria della Scala di Santa Maria del Monte in occasione del 50° del Cammino Neocatecumenale

CALTAGIRONE Domenica 15 ottobre 2023 alle ore 19:00 sarà illuminata la Scala di Santa Maria del Monte in Caltagirone con l’effige del Cristo Pantocratore. Il disegno, è stato ideato e sarà realizzato dal maestro Enzo Ripullo. La parte superiore dell’opera, che sarà costituita da più di 2500 coppi, che saranno armonicamente dislocati nei 142 gradini dell’opera monumentale, prevede la seguente scritta: 50° Anniversario del Cammino Neocatecumenale. Il Cammino Neocatecumenale è un itinerario di formazione permanente della fede al servizio del vescovo diocesano come una delle modalità di attuazione dell’Iniziazione cristiana per la trasmissione della fede rivolta a tutti. È un percorso di riscoperta del Battesimo attraverso tappe con uno Statuto proprio approvato da Giovanni Paolo II e in forma definitiva da Benedetto XVI nel 2008. È un cammino di iniziazione cristiana ispirato dallo Spirito Santo dopo il Concilio ecumenico Vaticano II attraverso l’annuncio del Kerigma: Gesù Cristo morto e risorto, iniziato nel 1964, in Spagna, nelle baracche di Palomeras e il suo iniziatore è Kiko Arguello insieme a Carmen Hernàndez, serva di Dio, ai quali si è aggiunto successivamente Padre Mario Pezzi. Attualmente nella Diocesi di Caltagirone il movimento conta più di 1000 aderenti appartenenti alle Comunità parrocchiali di Caltagirone, Raddusa, Palagonia, Ramacca, Grammichele, San Michele di Ganzaria e Mineo.

È straordinario l’evento per cui si accende la Scala, che continua ad essere enumerata tra le sette bellezze della Città di Caltagirone, ma è altrettanto straordinaria la tecnica che verrà utilizzata per la costruzione del disegno. Infatti – spiega il maestro Enzo Ripullo – questa volta i coppi, ordinariamente aventi una forma cilindrica cava, saranno piccoli cubi di diverse dimensioni, posti uno accanto all’altro… lo scopo è quello di rendere quanto più reale e completa l’immagine finale anche ad una distanza ravvicinata. La tavola dei colori sarà interamente valorizzata insieme a tutte le gradazioni a completamento della tricromia che fino ad oggi è stata utilizzata. Questa è sicuramente una sfida anzitutto con me stesso, ma è anche il mio modo per dire grazie a Dio, datore di vita, che mi ha permesso di conoscere il Cammino Neocatecumenale, strumento che ha cambiato in meglio la mia vita e quella della mia famiglia.

L’evento, unico nel suo genere è stato proposto dallo stesso Ripullo – con l’appoggio del parroco della sua parrocchia di provenienza, S. Vincenzo de’ Paoli in Caltagirone e della Equipe Diocesana del Cammino Neocatecumenale – a mons. Calogero Peri, vescovo della Diocesi calatina che lo ha benevolmente accolto; l’Amministrazione Comunale, nella persona del Sindaco dott. Fabio Roccuzzo e dell’arch. Claudio Lo Monaco, ha incoraggiato e approvato l’iniziativa.

La grande macchina organizzativa sta continuando a preparare l’evento che avrà il carattere di una vera e propria Liturgia della Luce presieduta da mons. Calogero Peri e assistita da diversi presbiteri provenienti da tutta la Diocesi.

L’«unum necessarium» per l’uomo afferma il vescovo Calogero – è Dio. Tutto cambia, se Dio c’è o se Dio non c’è. Lo compresero dopo la risurrezione di Gesù i suoi discepoli che, consapevoli della propria missione, seppero far brillare davanti ai loro concittadini questo chiarore salvifico e divennero messaggeri di Cristo, con semplicità e con naturalezza. Perciò ogni azione evangelizzatrice, anche quella che vivremo in occasione del 50° anniversario della presenza del Cammino Neocatecumenale nella nostra Diocesi, deve innanzitutto parlare di Dio, annunciare l’unico Dio vero: il Creatore, il Santificatore, il Giudice. Evangelizzare non si può con le sole parole; il vangelo che è la vera luce, infatti, crea vita, crea comunità disposte a camminare per essere loro stesse luce per il mondo di oggi.

 

Diverse centinaia saranno i fratelli che parteciperanno e saranno coordinati dai responsabili di zona delle due comunità più anziane della Diocesi, Madonna della Via e San Vincenzo de’ Paoli. Quest’ultima ha concretamente aiutato l’Autore per la realizzazione di tutto il materiale necessario.

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