Intervenuto ai microfoni de il ‘Corriere della Sera’, Domenicali ha parlato del presente, del futuro e ovviamente dei problemi della F1 alle prese con il coronavirus.
Domenicali è indicato da molti come il possibile successore di Jean Todt, un’ipotesi che al momento non sembra trovare conferme. “Di vero c’è che sono presidente della commissione Fia per le vetture monoposto. E che resto un appassionato di F1. Ma rimango dove sono”. Resta un ‘pettegolezzo senza fondamento‘ anche il suo eventuale ritorno alla Ferrari. “Quando si parla di Ferrari le notizie diventano incontrollabili. Conosco Elkann da anni, conosco quell’ambiente da una vita. Certo che ci parliamo, ci confrontiamo sui temi chiave del mondo automobilistico. Ma l’ipotesi di tornare a Maranello resta un pettegolezzo senza fondamento”.
A proposito di Ferrari, Domenicali ha parlato del lavoro svolto fino a questo momento da Binotto. “Sono convinto che abbia fatto bene sia come direttore tecnico, sia come team principal, un fronte sul quale ha imparato in fretta, dimostrando abilità ed equilibrio. Credo che lo scorso anno molte energie le abbia destinate alla gestione dei piloti. I campioni non sempre rispettano le indicazioni della squadra, soprattutto se sono in due a inseguire le proprie ambizioni. D’altro canto, sono loro al centro della scena e questo determina un fronte esposto, una attenzione continua dietro le quinte”. Inevitabile un commento su Charles Leclerc, considerato come il futuro del Cavallino. “Chi vedrei al suo fianco? È una domanda per Mattia. Charles ha talento, forza mentale e un contratto a lungo termine. Servirà una vettura competitiva. Il resto sono problemi meno rilevanti”.