Genova, addio a Don Gallo: in migliaia ai funerali di sotto la pioggia. Fischiato Bagnasco

“Sempre con coraggio, continuiamo a essere trafficanti di sogni”. Questo l’augurio di don Gallo per il 2013. La frase è stata pubblicata dagli amici della Comunità di San Benedetto su Facebook oggi, il giorno dei suoi funerali, un’iniziativa che vuole signoficare: andiamo avanti, la vita continua. Sabato in piazza, per salutare “il don”, non c’era solo Genova. In migliaia sono accorsi da tutta Italia per l’ultimo saluto al prete “comunista”. Il lungo corte funebre è partito da via San Benedetto in direzione via Andrea Doria, piazza della Nunziata, via Polleri e via Brignole de Ferrari. Per poi raggiungere la chiesa del Carmine, dove tutto iniziò, e dove Andrea celebrò la sua prima messa e da dove fu cacciato negli anni ‘70. “Ti riportiamo al Carmine!”, ha gridato Domenico Chionetti, braccio destro di Don Gallo. E così è stato. Ad accompagnare la bara, l’urlo “Resistenza” e “Bella Ciao”, cantata in coro dalla folla in un clima quasi festoso. Ma non sono mancate le proteste, infatti, fischi e urla: “Vergogna”, si sono alzate contro il cardinale Bagnasco quando ha celebrato l’omelia.

“Non ho condiviso alcune esternazioni che Don Gallo ha fatto nel corso della sua vita. Eppure va riconosciuto a quest’uomo di Dio una passione e una determinazione esemplare. È stato, a suo modo, durante la sua missione, un uomo d’amore. Da me che milito nel Pdl, partito che non coltiva la cultura dell’odio, va a Don Gallo l’estremo e rispettoso saluto per il suo ultimo viaggio”. Lo dichiara il vicepresidente dei senatori del Pdl, Giuseppe Esposito.

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