DON GIOVANNI TORNA IN SCENA AL SAN CARLO CON LA REGIA DI MARIO MARTONE

Il Teatro San Carlo di Napoli torna a proporre Don Giovanni, celebre opera di Wolfgang Amadeus Mozart, dramma giocoso in due atti, composto nel 1787 e ancora amatissimo dal pubblico. Si può di nuovo ammirare l’allestimento creato da Mario Martone proprio per il massimo napoletano nel 2002. Questa ripresa coinvolge in maniera totale il regista che è stato molto presente durante le prove: “È un’opera che non riesco a staccare dalla mente, tenevo molto a rifarla a Napoli. Tutto è costruito sull’azione dei cantanti che sono stupendi.”

Martone associa il libretto di Da Ponte ad una sceneggiatura cinematografica, quasi un thriller visti i tratti criminali con cui si apre la vicenda, quell’assassinio iniziale che passa in secondo piano a causa della forte carica buffa e comica legata agli intrighi delle conquiste del protagonista. Poiché però le azioni sono sempre soggette a giudizio, il regista pensa ad un unico elemento scenico, una tribuna nel palco che prosegue idealmente su due pedane laterali all’orchestra, prominenti sulla platea.

Disegna un’arena drammaturgicamente associabile ad un tribunale ed è proprio al centro di quegli spalti che si consumerà la punizione mortale del protagonista, “dissoluto punito” come recita il titolo originale. Molto interessante l’idea di catturare l’attenzione tentando di abbattere la quarta parete, per quanto possa essere attuabile in un teatro d’opera, iniziativa che forse risulta penalizzante per la resa del suono.

Sergio Tramonti cura le scene dominate dai colori scuri del legno e del ferro, animate dai toni sgargianti dei suoi costumi per i quali, come lui stesso dichiara, viene ridisegnato “un Seicento barocco-spagnolo-napoletano, pensando alle luci di Rembrandt, alle punte secche di Goya, e ai ritratti di Franz Hals, con uno sguardo (…) a tutta la pittura italiana, in particolare a Guercino, Pontormo e Tiziano.”

Nel ruolo eponimo Andrzej Filończyk, la sua dinamica presenza scenica bilancia le imprecisioni di pronuncia e fraseggio. Il suo fedele servitore Leporello è interpretato da Krzysztof Bączyk, attore molto espressivo che con il protagonista riesce ad avere ottima ed efficace sinergia sul palco. Molto godibili le loro interazioni comiche.

Roberta Mantegna veste gli austeri panni di Donna Anna, il suo è un suono morbido, duttile e di grande dolcezza. Accanto a lei il Don Ottavio di Bekhzod Davronov, tenore con un bel timbro pienamente ascrivibile allo stile mozartiano. Selene Zanetti è Donna Elvira, ruolo vocalmente complicato che il soprano veneto riesce a restituire con naturalezza e buonissima recitazione. La coppia dei due contadini Masetto (Pablo Ruiz) e Zerlina (Valentina Naforniţa) funziona benissimo sia dal punto di vista vocale che interpretativo, il soprano in particolare mostra grande gusto nella linea del canto.

A completare il cast c’è il Commendatore di Antonio Di Matteo, basso partenopeo dal timbro pieno e profondo che con questa produzione fa il suo ritorno “a casa”. Il suo è un ruolo molto breve ma importantissimo per la risoluzione narrativa di tutta l’opera, grazie ad un volume molto ricco riesce a non uscire penalizzato dalla posizione arretrata sul fondo della scena, che anzi nel finale risulta teatralmente efficacissima e di grande emozione.

L’Orchestra del Teatro San Carlo diretta con grande precisione dal Maestro Constantine Trinks è apparsa a tratti non allineata ai volumi vocali che in alcuni momenti venivano sovrastati dalla troppa intensità degli strumenti, complici forse anche le posizioni talvolta troppo arretrate o talaltra troppo dinamiche dei cantanti. Splendido il Coro del Teatro San Carlo diretto dal Maestro Fabrizio Cassi.

Don Giovanni è un’opera che trae il suo pathos dalla convivenza tra gli aspetti buffi della commedia e quelli drammatici della tragedia, è per questo che ancora riesce a coinvolgere, travolgere e divertire. La sera di domenica 18 il pubblico si è mostrato molto partecipe, sia negli apprezzamenti che nelle critiche, segno tangibile che l’opera lirica continua ad essere viva, vegeta e soprattutto discussa.

Sarà possibile assistere a questa produzione fino a martedì 27 febbraio.

DON GIOVANNI Wolfgang Amadeus Mozart

Dramma giocoso in due atti su libretto di Lorenzo Da Ponte

DIRETTORE Constantin Trinks | REGIA Mario Martone | SCENE E COSTUMI Sergio Tramonti | LUCI Pasquale Mari

Interpreti: DON GIOVANNI Andrzej Filończyk | IL COMMENDATORE Antonio Di Matteo | DONNA ANNA Roberta Mantegna | DON OTTAVIO Bekhzod Davronov* | DONNA ELVIRA Selene Zanetti | LEPORELLO Krzysztof Bączyk | ZERLINA Valentina Naforniţa* | MASETTO Pablo Ruiz* | *Debutto al Teatro di San Carlo

Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo | Maestro del Coro Fabrizio Cassi

Produzione del Teatro di San Carlo. In scena fino a martedì 27 febbraio. Opera in italiano con sovratitoli in italiano e inglese. Durata: 3 ore e 30 minuti circa, con intervallo

TEATRO DI SAN CARLO. Via San Carlo, 98 – Napoli www.teatrosancarlo.it biglietteria@teatrosancarlo.it – tel. 0817972331

Loredana Margheriti

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