Donald Trump sull’accordo per lo scambio dei prigionieri: ‘Quanti soldi sono stati pagati? Quando pubblicheranno i dettagli dello scambio?

Donald Trump attacca l’accordo per lo scambio di prigionieri tra Stati Uniti, Russia e altri paesi insinuando che sia sfavorevole a Washington e che siano stati pagati soldi. Cosa che “è un cattivo precedente per il futuro”, accusa il tycoon anche se la circostanza è stata esclusa dal consigliere per la Sicurezza nazionale americano Jake Sullivan. “Quando pubblicheranno – chiede Trump in un post sul suo social network Truth – i dettagli dello scambio di prigionieri con la Russia? Quante persone prendiamo rispetto a loro? Li stiamo anche pagando in contanti? Ci stanno dando soldi (per favore cancellate questa domanda, perché sono sicuro che la risposta sia ‘no’)? Stiamo liberando assassini, killer o delinquenti? Sono solo curioso perché non facciamo mai buoni affari in niente e soprattutto negli scambi di ostaggi. I nostri ‘negoziatori’ sono sempre un imbarazzo per noi. Ho riportato a casa molti ostaggi – prosegue il tycoon – e non ho dato un soldo al Paese avversario. Farlo è un brutto precedente per il futuro. È così che dovrebbe essere, o questa situazione peggiorerà sempre di più. Stanno estorcendo denaro agli Stati Uniti d’America. Stanno chiamando lo scambio ‘complesso’, così nessuno può capire quanto sia grave”.

J.D. Vance bolla come “ridicolo” il patteggiamento del governo americano con la mente degli attentati dell’11 settembre e due suoi complici. “E’ ridicolo ma non sorprendente. Pensate a che punto siamo arrivati: il Dipartimento di Giustizia di Joe Biden e Kamala Harris è stato armato per perseguire i loro oppositori politici, ma stringe accordi con i terroristi dell’11 settembre”, ha osservato Vance, il vice di Donald Trump. “Abbiamo bisogno di un presidente che uccida i terroristi, non che tratti con loro”, ha messo in evidenza

Donald Trump ritiene che la vicepresidente Kamala Harris non sarebbe in grado di tenere testa ai leader mondiali, a causa del suo aspetto. Ha aggiunto di non volerlo dire chiaramente, ma che gli spettatori avrebbero capito cosa intendeva. “Sarà come un giocattolo”, ha detto l’ex presidente repubblicano nuovamente candidato, che ha un passato ricco di attacchi e stereotipi sessisti contro le donne, in un’intervista di Fox News con Laura Ingraham: “La guardano e dicono: ‘Non possiamo credere di essere stati così fortunati’. La calpesteranno”. Trump si è poi voltato, ha guardato direttamente verso la telecamera e ha aggiunto: “E non voglio dire il perché. Ma molti lo capiscono”. La portavoce della campagna di Trump, Karoline Leavitt, ha affermato che l’ex presidente non si riferiva alla razza o al genere della vicepresidente e ha continuato a criticare Harris per i suoi risultati sull’immigrazione e su altre politiche dell’amministrazione Biden.  “Lei è debole, disonesta e pericolosamente liberale, ed è per questo che il popolo americano la rifiuterà il 5 novembre”, ha detto Leavitt. La campagna di Kamala Harris non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento. Il super Pac American Bridge 21st Century, comitato pro-Harris, ha definito l’osservazione di Trump su come Harris si sarebbe confrontata con i leader mondiali “molto grossolana e strana”. Martedì scorso, la campagna aveva criticato Trump per aver accusato senza fondamento Harris, che è sposata con un uomo ebreo, di detestare gli ebrei. “Donald Trump è odioso, spregevole e non dovrebbe essere il nostro presidente”, ha affermato la campagna in una dichiarazione non firmata. “Fa il tifo contro l’America. Insulta l’America. Perché dovremmo metterlo a capo dell’America?”. Nel corso dell’intervista a Fox News, Ingraham ha chiesto a Trump come migliorerebbe la vita delle donne nere, alle quali Harris sta dando energia. Trump ha risposto dicendo che Harris porterebbe verso vie non sicure e ha aggiunto: “Avrete milioni di persone che verranno a prendersi il vostro lavoro e quello dei vostri mariti”. Trump ha l’abitudine di criticare l’aspetto e l’intelligenza delle sue avversarie politiche, da Carly Fiorina a Hillary Clinton e Nikki Haley. La settimana scorsa i leader repubblicani della Camera hanno chiesto ai membri del partito di non attaccare Harris a causa della sua razza e della sua identità, dopo che diversi legislatori l’avevano liquidata come “candidata Dei”, usando l’abbreviazione per “diversità, equità e inclusione”.

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