Donald Trump sempre più vicino alla Casa Bianca. Dopo aver vinto nello Stato chiave della Florida, il candidato repubblicano continua a guadagnare terreno verso i 270 grandi elettori necessari per diventare presidente degli Stati Uniti. Con Wisconsin (10 grandi elettori), Georgia (16), Iowa (6), Idaho (4) e Utah (6), il tycoon è arrivato a quota 255, mentre Hillary Clinton è ferma a 209. La ballroom dell’Hilton di Manhattan dove sono radunati i sostenitori di Trump ha tremato dopo la notizia che il candidato repubblicano aveva conquistato anche la Florida, proiettandolo sempre più vicino alla Casa Bianca. La gioia sembra incontenibile tra i suoi. Ormai gli invitati sono una curva da stadio che esulta e non sta nella pelle. La notizia che il tycoon si avvicina alla soglia della Casa Bianca si ripercuote anche oltre confine. Il peso messicano, termometro delle elezioni americane, affonda del 12%, il calo maggiore dal 2008. Il sito ufficiale del Canada dedicato ai servizi di informazione per ottenere il visto d’ingresso, immigration service, è irraggiungibile, riferiscono i media internazionali i quali sottolineano che il tilt è probabilmente legato ai risultati di Trump nelle presidenziali Usa. A prescindere da chi sarà il nuovo presidente americano, non ci saranno gravi impatti sulla Cina: è la posizione che prevale sui media di Pechino, mentre sono ancora in corso le operazioni di spoglio del voto negli Stati Uniti. Con l’avanzata di Trump, crollano le borse: a Wall Street, i future sullo S&P 500 sono arrivati a perdere il 4%, il Dow Jones perde 625 punti, oltre il 3%. Anche le chance di un aumento dei tassi di interesse da parte della Fed scendono sotto il 50% dal 78% di prima dell’inizio dello spoglio dei voti.