“Posso giurare che non ho fatto niente di proibito, ti ho dato la mia parola e non ti deluderò. Sono altoatesino, non sono napoletano”. Le oltraggiose parole scritte da Alex Schwazer, al medico della Fidal Pierluigi Fiorella. Dopo tutti i dovuti riscontri l’atleta ha poi ammesso pubblicamente, l’8 agosto 2012, l’uso dell’Epo a causa di un cedimento psicologico. Grazie poi alle indagini ed ai riscontri dei ros di Trento e dei nas di Firenze, è stata dimostrata che l’assunzione della sostanza illecita non è stata momentanea. I carabinieri, addirittura, parlano di “profilo ematologico personale”, un’assunzione continua e costante di sostanze dopanti per la quale non è escluso che Schwazer facesse utilizzo di Epo anche durante i giochi di Pechino 2008. Competizione dove l’atleta di Vipiteno, vinse l’oro alla marcia di 50 chilometri.
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