Dopo il Coronavirus, è allarme cavallette in Sardegna: milioni di insetti stanno invadendo i campi in provincia di Nuoro, distruggendo raccolti e pascoli

In Sardegna scatta l’allarme cavallette

Come se non bastasse il Coronavirus, la Sardegna si trova a fare i conti con una nuova emergenza. Da circa una decina di giorni i campi in provincia di Nuoro sono stati invasi da milioni di cavallette che stanno devastando ettari ed ettari di terreno, distruggendo raccolti e pascoli.

I famelici insetti sono tornati a flagellare il territorio sardo dopo l’invasione dell’estate scorsa, divorando tutto ciò che incontrano sul loro cammino, tra cui grano, foraggio ed erba medica. Quest’anno, poi, le locuste sono comparse in anticipo rispetto al 2019 e, quel che è peggio, in numero maggiore.

I più colpiti sono ancora una volta i paesi vicini alla Valle del Tirso, nel centro della Sardegna, in particolare Ottana, Bolotana, Orotelli, Sarule, ma l’invasione sta interessando anche la Bassa Ogliastra e qualche paese del Sarcidano.

A lanciare l’allarme è stata Coldiretti che ha spiegato come, a favorire la comparsa delle orde devastatrici, sia stato l’inverno mite e la scarsità di pioggia, con precipitazioni drasticamente dimezzate nel 2020 (classificato come l’anno più caldo dal 1800, con temperature superiori di 1,52 gradi rispetto alla media).

L’anno scorso, le locuste infestarono circa 2mila ettari, soprattutto nella zona del Nuorese, provocando danni non da poco alle circa 20 aziende agricole interessate, che persero parte del pascolo e del foraggio. Ora, questa nuova emergenza torna ad abbattersi sulle imprese agricole già seriamente provate dalla crisi economica causata dal Coronavirus, con 6 aziende su 10 che hanno registrato una diminuzione dell’attività.

Oltre a colpire i campi, le cavallette sono un pericolo anche per orti e giardini. Queste invasioni sono frutto del cambiamento climatico che, con l’alternanza di lunghi periodi di siccità ad altri di intense precipitazioni, crea le condizioni ambientali favorevoli per lo sviluppo e la riproduzione di questi insetti. C’è però un secondo fattore determinante, ovvero le terre incolte a causa della crisi delle campagne. Due problematiche che Coldiretti denuncia da tempo.

Per l’organizzazione agricola, l’unica speranza per contrastare questo fenomeno è riposta nei predatori naturali, in particolare negli uccelli, che potrebbero aiutare a contenere le popolazioni di locuste che dai terreni abbandonati partono all’assalto dei raccolti, devastando tutto quello che trovano sulla loro strada.

L’invasione delle cavallette non è una novità per la Sardegna e per tutta l’area del Mediterraneo. Fino agli anni ’40, grandi colonie di locuste erano solite invadere centinaia di migliaia di ettari di terreno e una di queste infestazioni arrivò a colpire il 60% dell’isola, provocando lo stop di tutte le coltivazioni.

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