E’ stato riaperto il museo del Louvre di Parigi, dopo un giorno di chiusura indetto ieri dai dipendenti per contrastare il fenomeno dei borseggiatori. Le autorità francesi hanno provveduto a rafforzare i controlli, con 20 nuovi poliziotti per vigilare all’interno delle sale del celebre museo. La direzione ha denunciato il fenomeno nel dicembre 2012 e aveva chiesto rinforzi di polizia. “I servizi di polizia e giustizia sono mobilitati”, ha detto alla France presse un portavoce della direzione, facendo riferimento a “incontri di lavoro” volti a mettere in atto un idoneo dispositivo di sicurezza. Secondo il delegato sindacale Christelle Guyader, “gli agenti esprimono insoddisfazione. A volte hanno paura di venire al lavoro perché si trovano a doversi confrontare con bande di borseggiatori sempre più aggressivi, compresi i minori, che entrano gratuitamente nel museo e che se anche vengono fermati dalla polizia tornano dopo qualche giorno”. Alcuni agenti hanno denunciato “sputi, insulti, minacce e percosse” da queste bande di borseggiatori. “Ci sono sempre stati borseggiatori al Louvre e nelle altre località turistiche nel centro di Parigi, ma da un anno e mezzo sono sempre più violenti”, ha sottolineato Sophie Aguirre, agente di vigilanza e sindacalista. Ieri, un gruppo composto da un centinaio di agenti si è radunato davanti al Ministero della cultura, il loro ministero di riferimento, dove è stata ricevuta una delegazione. Al termine dell’incontro, i sindacati hanno riferito all’agenzia di stampa locale “France presse”, che il ministero “si è impegnato a esaminare il problema con i suoi colleghi dell’Interno e della Giustizia, e in particolare la possibilità di rafforzare la sicurezza nei pressi del museo”.
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