Ottocento accessi abusivi ai database delle forze di polizia su trecento nomi di imprenditori e politici particolarmente in vista. Per giustificare le interrogazioni alla banca dati ‘Siva’, acronimo di Sistema Informativo Valutario, a quella dello ‘Sdi’, il sistema d’indagine e all’Etna’, elenco telefonico nazionale abbonati, dove si può risalire all’intestatario di un numero di cellulare, i 14 pubblici ufficiali indagati dalla procura di Perugia, aprivano un procedimento ‘specchio’ classificato come ‘Richiesta apertura Dossier pre- investigativo’. L’escamotage, sarebbe servito in futuro come giustificazione all’accesso ai report personali, veniva associato ad alcune segnalazioni di presunte operazioni finanziarie sospette. I dossier e le interrogazioni finivano poi sulle pagine di alcuni quotidiani dove venivano pubblicate inchieste giornalistiche.
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