Una sorta di rincorsa senza fine. Con il numero di contagi che continua a crescere a ritmi sempre più sostenuti, il Governo è costretto a rivedere giorno dopo giorno le misure restrittive che dovrebbero essere incluse nel prossimo DPCM. E, a ogni nuova revisione, viene aggiunta una nuova restrizione “alla movida”. Non solo: secondo le ultime indiscrezioni, il decreto dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei Ministri già nella giornata di domani, anticipando la data di uscita “preventivata” di un paio di giorni.
Stando alle ultime indiscrezioni in arrivo da Palazzo Chigi, la discussione tra le varie anime del Governo è stata piuttosto accesa, ma alla fine ha prevalso la linea dura voluta dal ministro della Salute Roberto Speranza. Per tentare di limitare la diffusione del SARS-CoV-2, il Governo vorrebbe nuovamente stoppare gli sport di contatto a livello amatoriale. Niente più partite di calcetto, basket e pallavolo, dunque, anche se la lista delle attività vietate è ancora in fase di elaborazione.
Il DPCM 12 ottobre dovrebbe prevedere anche una nuova stretta alle feste private. Al momento sembra essere confermato il limite di 30 persone invitate a matrimoni, battesimi, compleanni e feste di ogni altro genere. Nei giorni passati si era parlato anche di un limite di 10 partecipanti alle feste in casa, ma non è dato sapere se la misura verrà inclusa nel prossimo provvedimento.
I divieti agli sport di contatto amatoriali e alle feste private non saranno gli unici presenti nel Dpcm in fase di definizione. Nel testo, infatti, dovrebbero essere presenti alcune misure rivolte ai locali pubblici che somministrano cibi e bevande. Oltre al divieto di sostare in piedi davanti bar e ristoranti, l’Esecutivo vorrebbe imporre lo stop alla vendita di alcolici da asporto a partire dalle 21 e la chiusura dei locali alle 24, così da provare a limitare gli assembramenti legati alla cosiddetta “movida”.
L’iter, però, non pare essere dei più semplici. Le misure pensate dal Governo dovranno prima essere analizzate e validate dal Comitato Tecnico Scientifico e poi portate sul tavolo della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. E qui è prevedibile un duro confronto, con diverse amministrazioni locali che proveranno ad addolcire le misure proposte dal Governo.