Nuovo allarme disoccupazione della Bce. Secondo il presidente Mario Draghi, intervenuto alla Commissione Affari Economici e monetari del Parlamento Europeo, il livello di inoccupazione nell’area euro “rimane a livelli troppo elevati”. La ripresa, di conseguenza, “dovrà essere consolidata”. I dati sulla fiducia “sostengono la previsione secondo cui l’attività economica dell’area euro dovrebbe continuare la sua lenta ripresa nel corso del trimestre attuale, nonostante il debole dato di luglio sulla produzione”, ha spiegato. “Le riforme strutturali sono fondamentali per la crescita”, ha sottolineato Draghi. I Paesi dell’area euro “devono continuare sulla strada del risanamento dei conti”, ma devono anche “essere aperti alla crescita”, ha osservato. Ma se alcuni Paesi devono intervenire sulla elevata tassazione, altri “devono fare le riforme sui servizi e sulla competitività”. Gli spread sui titoli di Stato, ha aggiunto, “riflettono ciò che accade nei singoli Paesi e al minimo segnale che qualcosa si ferma o va male, i mercati vanno indietro”. “La politica monetaria rimarrà accomodante per il tempo necessario”, ha poi assicurato Draghi.
Il miglioramento dei livelli di capitalizzazione delle banche europee “non si è tradotto in un aumento del credito a imprese e famiglie e “le dinamiche del credito continuano a essere basse”, ha detto il presidente della Bce. “Il credito ai privati e alle imprese si è ulteriormente indebolito a luglio”.