Ma come funziona questo nuovo vaccino monodose? E’ un vaccino monodose che già  a fine luglio aveva dato prova di una “forte risposta immunitaria” e uno studio pubblicato su Nature rivelava che il vaccino – basato su vettori derivati da adenovirus di serotipo 26 (Ad26) – aveva indotto una forte risposta immunitaria come provato dagli “anticorpi neutralizzanti”, riuscendo a prevenire infezioni successive e proteggendo completamente o quasi completamente dal virus i polmoni di primati non umani (NHPs) nello studio pre-clinico.

Era stato grazie a questi dati che era stato poi avviato un trial clinico su volontari sani negli Stati Uniti e in Belgio. “Il nostro vaccino contro il Sars-Cov-2 ha dato luogo a una forte risposta anticorpale e ha fornito una protezione completa o quasi completa con una singola dose”, aveva sottolineato Paul Stoffels, M.D., Vice Presidente del Comitato Esecutivo e Chief Scientific Officer di Johnson & Johnson, sottolineando la peculiarità del siero prodotto dall’azienda rispetto a tutti gli altri: essere pienamente efficace con una sola dose.

Una produzione di vaccini che partedal New Jersey e arriva in Belgio, passando dall’Olanda e dall’Italia: è la rete industriale su cui poggia la Johnson & Johnson, il terzo gruppo farmaceutico pronto con un vaccino anti-Covid approvato dalla Fda. Il quartier generale è a New Brunswick, nella piana industriale dello Stato del New Jersey, a meno di 80 chilometri da New York, ma è tra Massachusetts e Europa che il vaccino è nato.

Tre sono i luoghi chiave: il centro di ricerca Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston, dove i ricercatori hanno lavorato in sinergia con quelli del centro vaccini Janssen Pharmaceutical di Beerse, in Belgio, e del Centro biologico Janssen di Leiden, in Olanda, a cinquanta chilometri da Amsterdam. In questo triangolo si sono concentrate le tre fasi obbligatorie di sperimentazioni del vaccino sui volontari.

Ma la seconda fase, quella operativa, ha visto l’allargamento della rete. Per aumentare la produzione l’azienda americana ha stretto dal 2020 una partnership con la Catalent, che ha sede in New Jersey. L’accordo prevede che una parte della produzione dei vaccini venga fatta in Usa e in Italia, nello stabilimento di Anagni della Catalent, in provincia di Frosinone.