‘Personalmente sono fiducioso che l’Italia e la Commissione Europea troveranno un accordo’. Lo ha detto il Governatore della Bce Mario Draghi durante la conferenza stampa al termine del direttivo, rispondendo alle domande dei giornalisti sullo scontro in corso tra il Governo italiano e Bruxelles. ‘Perché ho detto che sono fiducioso in un accordo? Ho detto che questa è una discussione fiscale, e non è compito di un banchiere centrale fare da mediatore. Ma penso che il buon senso suggerirà quale sia il bene per il Paese e per le famiglie, e sarà questo a condurre le parti a un accordo’.
L’Italia è stata annoverata dal Governatore come un fattore di rischio per la zona euro, insieme alla Brexit e alle tensioni commerciali, per questo è cruciale “osservare e applicare le regole fiscali, ma anche cercare il dialogo”, ha aggiunto Draghi dopo la riunione a cui ha partecipato anche il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis. Il rialzo dello spread sta causando un rialzo dei tassi a famiglie e imprese: “stanno salendo”, ha detto il presidente della Bce Mario Draghi. “Non ho la palla di cristallo, se sarà 300, 400 o quant’altro. Certamente questi bond sono nel portafoglio delle banche, se perdono valore intaccano il capitale delle banche”, ha aggiunto parlando dello spread italiano. “Forse c’è qualche ricaduta, ma limitata”, ha poi detto Draghi, rispondendo alla domanda se confermasse la recente valutazione secondo cui la crisi italiana non ha finora mostrato segni di contagio ad altri partner europei.
Dal momento che il trattato della Bce vieta il finanziamento dei singoli stati, “per interventi in singoli paesi c’è lo strumento degli OMT, che però è condizionato al varo di un programma con ESM e a una valutazione del paese da parte della Bce” che deve verificare come questo tipo di interventi “non pregiudichino la politica monetaria dell’ intera Eurozona”. Così – in risposta a una domanda sull’Italia – il presidente della Bce Mario Draghi torna a riferirsi alle Outright Monetary Transactions, il piano presentato nel 2011 – e finora mai messo in atto – che permetterebbe alla BCE di acquistare di titoli di Stato (a breve termine) sul mercato secondario, con lo scopo di ridurre le pressioni derivate dallo spread e placare i timori sui mercati finanziari.
La Bce conferma che il Qe proseguirà fino a dicembre e al ritmo di acquisti di 15 miliardi mensili, e “anticipa che in seguito, se i dati più recenti confermeranno le prospettive di inflazione a medio termine, gli acquisti netti giungeranno a termine”. Lo afferma l’Eurotower aggiungendo che “intende reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza per un prolungato periodo di tempo” dopo la fine del Qe e “finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario”.
Il consiglio direttivo della Bce si attende che i tassi di interesse di riferimento dell’eurozona si mantengano su livelli pari a quelli attuali “almeno fino all’estate del 2019” e “in ogni caso finché sarà necessario per assicurare che l’inflazione continui stabilmente a convergere su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine”.
“Il capitale rimborsato sui titoli in scadenza sarà reinvestito “nel quadro del PAA per un prolungato periodo di tempo dopo la conclusione degli acquisti netti di attività e fino a quando sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli”, ha detto il Governatore della Bce Mario Draghi in conferenza stampa dopo la riunione del direttivo.
Lo spread tra Btp e Bund scende fino a 307 punti base dopo le indicazioni della Bce sull’evoluzione dei tassi di interesse e del quantitative easing. Il rendimento del decennale italiano torna sotto il 3,50% al 3,47%. Le Borse europee sono positive, dopo che la Bce ha confermato i suoi tassi di interesse e i termini del piano di ritiro del Qe a fine anno.L’andamento dei listini europei è in controtendenza rispetto al sell off di Wall Street e di Tokyo, legato al rialzo dei tassi Usa e al timore che il ciclo dei profitti aziendali, soprattutto a Wall Street, abbia raggiunto il suo picco. Londra cede lo 0,14%, Milano, maglia rosa, avanza dell’1,67%, grazie al rimbalzo dei bancari, Parigi sale dell’1,17% e Francoforte dello 0,26%.