Il premier vista l’insofferenza espressa da Lega e Forza Italia nei confronti di Speranza starebbe avviando un forte pressing per convincere lo stesso Speranza alle dimissioni, non potendo come capo del Governo sostituirlo di sua iniziativa.
Durante l’ultima conferenza stampa Draghi rivolgendosi a Salvini aveva dichiarato: ‘Speranza l’ho voluto nel mio Governo e lo stimo molto’.
In realtà al ministro della salute vanno rimproverati: il mese di ritardo per allungare i tempi della somministrazione della seconda dose, le chiusure a oltranza, la mentalità rigorista, la melina sulle riaperture, l’inchiesta a Bergamo sullo scoppio della pandemia, il libro ‘Perché guariremo’, scritto e poi ritirato, la confusione sulla campagna vaccinale e le difficoltà di rapportarsi positivamente e in maniera collaborativa con i presidenti di Regione. Senza dimenticare il mancato aggiornamento del piano pandemico e le inchieste sulle mascherine e sui ventilatori polmonari. E per ultimo l’inchiesta sul report dell’Oms scomparso. Il direttore vicario dell’Organizzazione mondiale della sanità avrebbe incontrato Goffredo Zaccardi, capo di Gabinetto del ministro Speranza: “Dice di vedere se riusciamo a farlo cadere nel nulla. Se entro lunedì nessuno ne parla vuole farlo morire. Altrimenti lo riprendiamo insieme”.
Mario Draghi potrebbe provare a convincere Roberto Speranza a lasciare il ruolo di ministro della Salute, proponendo in cambio un nuovo incarico in Europa o all’interno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
In questo modo si garantirebbe a Roberto Speranza un’uscita di scena dignitosa senza provocare fratture all’interno della maggioranza che sostiene l’esecutivo.