Il presidente del Consiglio MarioDraghi ha convocato una conferenza stampa alla presenza anche del ministro del Lavoro Andrea Orlando e del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.
Il punto stampa arriva all’indomani dell’incontro tra il premier e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo che il Movimento 5 Stelle aveva deciso di non votare il Decreto Aiuti alla Camera, lo stesso su cui aveva votato la fiducia la scorsa settimana.
In mattinata, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha incontrato i sindacati alle 11 per discutere le strategie su come affrontare la crisi economica.
Conferenza stampa Draghi: le dichiarazioni
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha esordito così: “Nei mesi scorsi ho auspicato un nuovo patto sociale per gestire la fase che attraversiamo e che attraverseremo nei prossimi mesi. Lo scopo del patto è la continuazione della crescita e la protezione del potere d’acquisto per i lavoratori i pensionati e le famiglie. L’economia italiana continua a crescere ma le previsioni sono piene di rischi, prime tra tutte aumento costo della vita”.
Il premier ha ribadito la necessità di intervenire su lavoro, disuguaglianze, difesa del potere d’acquisto di salari e pensioni. L’incontro con i sindacati è stato definito “positivo” dal presidente del Consiglio.
Draghi ha aggiunto: “Nella riunione di oggi abbiamo stabilito prima di tutto un metodo di lavoro: prevediamo incontri su una serie di temi, l’energia prima di tutto, la trasformazione di settori produttivi importanti, come automotive e acciaio, poi il Pnrr, su cui esiste un tavolo permanente ma si vuole renderlo più attivo e importante, e poi la legge di bilancio. Ma anche un tavolo sul precariato, alla luce degli ultimi dati emersi negli ultimi giorni”.
Ancora Draghi: “Abbiamo presentato ai sindacati le linee guida su temi chiave come i contratti collettivi e il cuneo fiscale. Abbiamo concordato di rivederci tra due settimane quando il governo presenterà un provvedimento corposo e in quell’occasione, prima di discuterlo in Consiglio dei Ministri, avremo un altro incontro con le forze sociali”. Il premier ha subito precisato che “il governo non è che non ha fatto nulla: abbiamo già fatto molto per famiglie e imprese con interventi da 33 miliardi. Cifra che una volta era di una-due manovre di bilancio mentre ora sono per mitigare i prezzi per i più fragili”.
A proposito delle richieste del Movimento 5 Stelle, Draghi ha detto in conferenza stampa: “Nella loro lettera ho trovato molti punti di convergenza con l’agenda di governo. Si va in quella direzione. Era importante e necessario un intervento del governo, se questo coincide con quello che vuole Conte sono contento. E penso lo sia anche lui”.
Alla domanda: “Se il Movimento non votasse la fiducia, lei è pronto a ripresentarsi in Aula per verificare la sussistenza della maggioranza?”, il presidente del Consiglio ha risposto che “a) la domanda va posta al presidente della Repubblica; b) non c’è un governo senza M5S; c) non c’è un governo altro Draghi diverso da quello attuale”.
Ancora Draghi: “Un governo non lavora con gli ultimatum. Se si ha la sensazione che è una sofferenza stare in questo governo, se non se ne ricava alcun piacere, allora bisogna esser chiaro, no? Se il governo riesce a lavorare, continua, se no, non continua”.
Il premier ha detto: “Le fibrillazioni il governo le ha affrontate abbastanza bene, continua a lavorare. Queste fibrillazioni sono importanti, ma diventano ancora più importanti se il governo non riuscisse a lavorare. Per ora il governo riesce a farlo”.